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Femminilità fuori dagli schemi al Teatro delle Donne di Calenzano

Prende il via il 12 dicembre la rassegna teatrale dedicata all'universo femminile, ospiti Amanda Sandrelli, Stefano Massini, Elena Arvigo, Ivana Sajko e Laura Scignano

/ Redazione
Mer 9 Dicembre, 2015
Donna non rieducabile, Elena Arvigo

E' un teatro che parla delle donne ma rivolto a tutti quello che andrà in scena al teatro Manzoni presso il Centro nazionale di drammaturgia di Calenzano dal 12 dicembre fino a maggio 2016.

Molti gli spettacoli del ricchissimo cartellone che inaugura sabato 12 dicembre un capolavoro della letteratura e del cinema come “Lolita”, affidato alla compagnia Tangram Teatro per la regia e interpretazione di Silvia Battaglio e la prestigiosa consulenza artistica di Julia Varley.

Sabato 19 e domenica 20 dicembre Stefano Massini firma “Shezen significa inferno” con Luisa Cattaneo, per un testo ispirato alla vera storia di una fabbrica-lager cinese in cui vengono assemblati i telefoni cellulari, che vede il patrocinio di Amnesty International: una sola voce per cinque personaggi, immersi dall’autore in un’atmosfera agghiacciante, a tratti quasi insostenibile, densa di martellanti interrogativi.

Amanda Sandrelli sarà di nuovo al Teatro Manzoni di Calenzano a gennaio, per salire in cattedra nella scuola di formazione del Teatro delle Donne con un corso sul testo di Concita De Gregorio “Una madre lo sa - Tutte le ombre dell’amore perfetto” e poi in marzo con lo spettacolo Maternity Blues (From Medea)” (4, 5, 6 marzo) per la regia di Elena Arvigo.

Sabato 9 gennaio va in scena “Le Mille e una Notte” con la regia di Maria Grazia Cipriani. Il tema è solo un pretesto, il filo conduttore, la cornice che si fa elemento di raccordo tra visioni e frammenti di racconti felici o tragici tratti dalla mitologia, dalla fiaba, dalla letteratura e dalla drammaturgia fino a quelli tratti dalla cronaca dei nostri giorni.

Da venerdì 22 a domenica 24 gennaio, l'autore e regista Giuseppe Manfridi mette in scena “La Ribelle”, con l'attrice Silvia Budri. Una prima nazionale che vede un testo molto forte, crudo, intenso, corrosivo, ma anche delicato e lirico per la struttura in versi, ricchissimo di pathos emotivo. Il rapporto tormentato e scavato profondamente dalla perdita del figlio, porta la donna a una ribellione tanto lucida quanto delirante nel dolore che accompagna le sue parole verso il divino.

E fino al 21 maggio tanti altri gli spettacoli in cartellone. Dalla novità assoluta “Glory Hole” di Ilaria Mavilla con Roberto Andrioli e la regia di Gherardo Vitali Rosati, alle “Relazioni Pericolose” liberamente ispirate al romanzo di Choderlos De Laclos con Elena Dragonetti e Aldo Ottobrino. Dalla nuova versione di “Donna non rieducabile” di Stefano Massini con Elena Arvigo, su Anna Politkovskaja, a una ricognizione sul tema della guerra affrontato da due diversi autori: Gianfranco Berardi con la nuova produzione ”La prima, la migliore”, testo sulla Grande Guerra, e da Ivana Sajko,  autrice croata tradotta e rappresentata in tutta Europa, con “Rose is a rose is a rose is a rose”, testo in cui si analizzano i sentimenti e i rapporti in tempo di guerra.

Informazioni:
www.teatrodelledonne.com
055.8877213 – 055.8876581

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