Alla 50 Giorni arrivano i documentari della più importante manifestazione dedicata al film documentario: il Festival dei Popoli, in calendario dal 27 novembre al 4 dicembre (cinema Odeon). Sarà il film sul coreografo israeliano Ohad Naharin, Mr. Gaga di Tomer Heymann ad aprire l'edizione numero 56 del festival, diretto da Alberto Lastrucci, che oltre all'arte coreutica dedica come di consueto molto spazio alla musica. Altri documentari molto attesi sono infatti il biopic sul re de soul, James Brown, Mr. Dynamite: the Rise of James Brown, di Alex Gibney, il film concerto dei Marlene Kuntz che saranno ospiti del festival, quello sulla musica elettronica dei Darf Punk di Hervè Martin-Delpierre, e My Budda is Punk sulla storia del venticinquenne Kyaw Kyaw che persegue il sogno di far decollare la musica punk nel Myanmar.
Ma tra le anteprime, da citare è il documentario che porta sul grande schermo un'opera che indaga sul conflitto contro l'Isis, Black Flag di Majed Neisi. "La televisione e in generale i media - ha dichiarato il presidente del Festival dei Popoli e giornalista del Gruppo l'Espresso Marco Pratellesi nel corso della conferenza stampa di presentazione - molto spesso riportano la cronaca di cosa accade nel mondo, ma molto di rado vanno ad indagare sul perché dei fatti. Io credo che i documentari del Festival dei Popoli abbiano il grande pregio di cercare di capire e far comprendere i motivi e le radici culturali di ciò che accade nel mondo, grazie al lavoro dei tanti documentaristi che ogni anno inviano le proprie opere".
E ancora, in programma il documentario Bakur sui guerriglieri del PKK in tre diversi campi del territorio curdo ai confini della Turchia e I am Sun Mu sull’artista contemporaneo Sun Mu, dissidente della Corea del Nord che vive in Cina, costretto a non mostrarsi in volto. Un focus sarà dedicato all’immigrazione, intitolato “Alì nella città. Derive e approdi dei migranti contemporanei”, a cui si ispira anche l'immagine del manifesto: un giubbotto salvagente a simboleggiare il viaggio dei migranti via mare dal sud del mondo verso la "Fortezza Europa". Un percorso in 19 film e un incontro, la "Matinée Senegal" (domenica 29 novembre, cinema Odeon, ore 11.00 - ingresso gratuito) con la proiezione di due documentari inediti: Piazza Senegal (Firenze 1990)” di Malik Nejmi e Roberto Bianchi, che ricorda lo sciopero della fame condotto nel 1990 da un gruppo di senegalesi che chiedeva al sindaco Morales di ritirare le disposizioni volte a contrastare i venditori abusiv e “I morti non sono morti”, anche questo firmato da Malik Nejmi, film dedicato alla memoria di Samb Modou e Mor Diop, i due senegalesi uccisi a colpi di pistola nel mercato di Piazza Dalmazia a Firenze il 13 dicembre 2011. La sezione sarà arricchita da un incontro pubblico, dal titolo “Luoghi poco comuni. Per un altro racconto delle migrazioni” (mercoledì 2 dicembre, Spazio Alfieri, ore 16.00 - ingresso gratuito), in collaborazione con Global Governance Program / EUI, con interventi del sociologo e regista Nicola Mai (Kingston University London), dell'artista Malik Nejmi, di Beatrice Ferrara (Università di Studi di Napoli l’Orientale & MeLa Project - European Museums in an Age of Migrations) e del giornalista Fabrizio Gatti ("L'Espresso"). L'incontro si propone come spazio di discussione e di confronto sui nuovi modi di raccontare le migrazioni contemporanee.
Tra i film più attesi l'inedito autoritratto di Marlon Brando in Listen to me Marlon, di Stevan Riley. In tutto sono 103 documentari in programma, suddivisi in varie sezioni: Concorso Internazionale, con 21 tra corti, medi e lungometraggi inediti in Italia; Panorama, dedicato alle produzioni italiane; I Mestieri del Cinema, che si concentra su uno dei più rappresentativi cineasti europei, il regista e direttore della fotografia polacco Wojciech Staron.
Come ogni anno ci sarà un artista a cui è dedicata la retrospettiva Immagini del verbo amare: quest'anno protagonista la peruviana Mary Jiménez, autrice di film dalla profonda impronta autobiografica.
Spazio anche a chi lavora e produce documentari con Doc at Work, il mercato per la coproduzione internazionale di documentari, che ospiterà lezioni e workshop tenuti da professionisti europei che si terrà dal 1 al 4 dicembre all'auditorium di Sant'apollonia.
All’Istituto Francese di Firenze - partner del festival - si svolgerà il programma proposto da ACID, associazione per la distribuzione del cinema indipendente con sede in Francia che sostiene la diffusione del cinema di qualità. Inoltre, all'Odeon, sarà presentata – in abbinamento con la programmazione serale - una selezione di documentari per il web prodotti da "De Correspondent", piattaforma olandese di giornalismo online che dà spazio ai retroscena, all'analisi delle notizie, all'approccio investigativo, concentrandosi sulle storie che sfuggono ai media. Tra le sezioni anche Sui Generis, contenitore di documentari che si rifanno ai grandi generi classici: dal musical all’horror; dal disaster movie ai film d’animazione.
Sono 8 i documentari italiani, tutti in anteprima assoluta, presenti nella sezione Panorama. Il film della sezione Panorama concorrono al Premio Cinemaitaliano.info – CG Entertainment, che consiste nella pubblicazione del film nella collana Dvd “Popoli doc” edita da CG Entertainment e al Premio distribuzione in sala: "Gli Imperdibili", realizzato grazie ad una rete di collaborazione stabilita da "Quelli della Compagnia" di Fondazione Sistema Toscana, che offre la possibilità di includere il film vincitore nel listino cinematografico proposto da Regione Toscana al circuito dei Cinema d’Essai toscani (41 sale).
Si conferma e si consolida la collaborazione tra il Festival dei Popoli e gli spazi della citttà. Al Museo Novecento si terrà la proiezione, in prima assoluta, de Il paese perduto di Manfredi Lucibello; al Cinema Stensen èin programma il doc. Una stanza di casa mia. Val di Susa e dintorni: una conversazione con Luca Rastello di Daniele Gaglianone; al Teatro Puccini avrà luogo una serata cine-musicale con proiezione del film Quest’Italia suona il Jazz di Marco Guelfi ed il concerto dal vivo dell'Orchestra nazionale jazz giovanti talenti, diretta dal maestro Paolo Damiani. Alle Murate verrà allestita la mostra e video-installazione Negotiating Amnesia di Alessandra Ferrini. Tutti i registi citati saranno presenti alla proiezioni.
E per i nottambuli, “Popoli By Night” propone una programmazione notturna per incontrare gli ospiti del festival in modo conviviale. A conclusione delle proiezioni serali, a partire dalle 23.00 eventi musicali al Nof (Notte Fiorentina, in Borgo San Frediano, tutte le sere - ingresso libero). Il Festival dei Popoli Opening Party (il 27 novembre) e il Closing Party (4 dicembre) si terranno invece presso Le Murate Caffè Letterario. Tra gli eventi in programma anche la musica di Roy Paci. Info: www.festivaldeipopoli.org