Torna il Festival della Creatività in un 2010 che vede la formula della kermesse rinnovata e incentrata sulle idee che cambiano la vita e la creatività declinata sul tema dell'innovazione, un Festival che invade il centro storico di Firenze e che diventa itinerante nei luoghi simbolo della città. Tanti i motivi per scegliere di trascorrere quattro giorni di creatività nella Toscana, storicamente terra del "genio". E allora vi proponiamo i dieci migliori motivi per esserci e per vivere nell'universo creativo dal 21 al 24 ottobre prossimi.
Com’è bella la città…! - Il Festival della Creatività cambia pelle ed “invade” la città, la pervade, la apre agli occhi degli stessi fiorentini. Per la prima volta, rivivranno le ex carceri delle Murate per le quali il Festival propone progetti ed attività che strutturano percorsi tra la memoria del luogo, il concetto normale/diverso, dentro/fuori. Sarà anche la prima volta che luoghi come la Facoltà di Architettura di S. Verdiana o Palazzo Pazzi Quaratesi apriranno le proprie porte al pubblico. In pochi conoscono Palazzo Non Finito e la storia del Museo di Antropologia, sarà una delle sedi principali di un Festival che animerà le piazze e i cortili della città con un percorso che avrà tra i suoi protagonisti privilegiati i più piccoli: l’area Kids avrà il baricentro in piazza SS. Annunziata ma spazierà tra Musei, biblioteche e scuole raccontando, attraverso le fiabe, le idee che cambiano la vita.
Il futuro passa da qui - Come sarà Barcellona nel 2159? Riusciranno gli architetti europei di Wonderland a realizzare i progetti urbanistici che disegnano la città del XXII° secolo? Le visioni degli artisti del progetto “2048” in programma alle Murate saranno davvero solo fantasia? Quanti sanno che nel piccolo centro di Navacchio, vicino Pisa, centinaia di creativi sono al lavoro su idee e applicazioni che rivoluzioneranno l’economia dei prossimi decenni? Davvero nel 2012 le nostre strade saranno invase dalle auto elettriche? Muoversi tra le locations del festival è l’unico modo per avere le risposte giuste.
Le idee e la storia - Le idee, quelle che ci cambiano la vita hanno una loro storia. Così il Festival non solo viaggia nel futuro ma va a ritroso nel tempo per riannodare i sentieri del pensiero e della creatività. 500 anni fa Erasmo da Rotterdam ha scritto l’Elogio della follia, un testo attuale che non finisce di porre interrogativi e suggerire spunti di riflessione, il Festival ha affidato il testo, elaborato da Stefano Massini, a Gioele Dix che lo metterà in scena sotto la Loggia dei Lanzi nella sera del 20 ottobre. Allora, già da qualche giorno, il Festival avrà anticipato i tempi aprendo, nell’anno della Francia Paese Ospite d’onore, la mostra dedicata al genio di Felix Nadar (il primo ha proporre la fotografia come arte) nel centenario della sua morte. Un centenario, in carne ossa, Gillo Dorfles, racconterà un secolo di idee, buone e anche cattive che hanno cambiato la storia recente dell’uomo. Philippe Daverio ci dirà, invece, quali sono stati i passaggi chiave e gli artisti che hanno cambiato la storia dell’arte, forse tra questi ci saranno anche quelli illustrati dai testi di Roberto Longhi protagonisti del progetto “le stanze parlanti” dento la Galleria degli Uffizi. Infine le idee che cambiano la vita quotidiana, quella di tutti noi: quelle che Antonio Cianci ha raccolto in una sorprendente video-enciclopedia, quelle che si animano attraverso gli oggetti della quotidianità come ci racconteranno Alessandro Mendini e Beppe Finessi, quelle originate dall’invenzione del laser esattamente 50 anni fa.
Global Changemakers - Il mondo cambierà perché qualcuno sogna di cambiarlo. Il British Council presenta, per la prima volta in Italia, il progetto “Global Changemaker”, un network che in 100 Paesi del mondo tiene insieme ragazzi tra i 15 e i 25 anni che stanno lavorando a progetti in grado di cambiare la vita delle loro comunità, delle loro città.
Creatività = intelligenza + allegria - Questa edizione del Festival non può sfuggire allo scenario di crisi che sta condizionando la nostra società ma propone, con la sua formula, una via d’uscita che non è semplicemente il ripiegarsi e il contenersi ma è investire sul talento, mettere in luce le intelligenze e i saperi, con allegria. Questo è il senso con cui Derrick De Kerckhove, Maurizio Ferraris, Stefano Bartezzaghi, Aldo Colonetti e Remo Bodei, insieme a molti altri personaggi, proporranno, in più occasioni, riflessioni sulle forme e le dinamiche dell’intelligenza. E’ questo il motivo per il quale sono presenti al Festival Istituzioni che investono nella ricerca, aziende innovative.Ma l’intelligenza diviene creatività anche grazie ad un ingrediente: l’allegria ovvero la capacità di sorprendersi e anche di sorridere, cosa della quale ormai ci vergogniamo. Ecco perché il Festival ha invitato i ragazzi svedesi che hanno elaborato “the fun theory”, i loro video sono assolutamente da non perdere. Così come abbiamo invitato i più celebri fumettisti e vignettisti italiani, da Vauro a Ellekappa, da Altan a Giuseppe Palumbo, a rappresentare anche temi difficili e impegnativi come quello della convivenza e della multiculturalità.
Giovani talenti, la nostra squadra per il futuro - Le idee che cambiano e che cambieranno la vita camminano sempre più spesso sulle gambe di giovani e giovanissimi che crescono in una dimensione tecnologica interattiva e vivono con passione e coinvolgimento le crisi epocali del nostro pianeta. La chiamano la generazione dei “nativi digitali” o anche la “geek generation 2.0”, hanno tra i 15 e i 25 anni, per noi saranno coloro che lasceranno un segno in questo festival. Ogni giorno si confronteranno per dare risposta alle domande sul futuro anche attraverso le testimonianze di chi rappresenta già un caso di successo. Tra di loro Marco De Rossi ideatore di Oilproject.org, la prima comunità di e-learning gratuito di informatica; Angela Serpe, ricercatrice dell'Università di Cagliari e Vice Presidente dello spin off “3R Metals”, per un progetto sul riciclo eco-compatibile di materie prime da rifiuti; Michele Borzoni, fotografo fiorentino vincitore del “World Press Photo 2010” nella categoria “People in the news” con uno scatto di scontri a Sringar nel Kashmir.
Dall’Argentina al Giappone, e per l’Italia dalla Puglia all’Emilia Romagna, la creatività dei giovani presenti al festival non ha confini.
A better life ovvero “un altro mondo è possibile” - La creatività migliora la vita? Secondo noi può farlo. Per questo il Festival della Creatività affronta il tema della sostenibilità, delle buone pratiche, degli stili di vita virtuosi nell'ambito della sanità, dell'ecologia, della mobilità alternativa. Il tema del riciclo e del riuso sarà al centro di diverse iniziative, come quelle di Publiacqua che ha lanciato ai creativi un contest per il design di una bottiglia riutilizzabile per l'acqua del rubinetto, ma anche di allestimenti e istallazioni prodotte con materiali di riciclo come quelle del Collettivo Bidone e del network La Città Riciclante che proporrà laboratori e allestimenti dedicati al tema dell'uso urbano della bicicletta. Con Marco Frey, uno dei più noti guru dell'economia ambientale, parleremo di green economy, della trasformazione verde dei modi di progettare, consumare, produrre, smaltire nonché dei nuovi posti di lavoro generati da una riconversione dell'economia in termini ecologici. Parleremo anche di Gruppi d'Acquisto Solidale, di filiera corta e di economia sostenibile. Vi saranno molte iniziative sul tema della mobilità, con particolare attenzione alla mobilità elettrica e alla bicicletta. Ci sarà Marco Belli, il designer di una bicicletta in plastica pieghevole che sta suscitando un grandissimo interesse nei media. Il tema della mobilità sarà affrontato anche con esposizioni come quella del Transport for London con il progetto London Cycle Challenge e The Big Wow. Senza dimenticare che il Festival della Creatività, quest'anno, sarà a misura di due ruote: in Piazza Duomo ci sarà una postazione bike-rent per l'affitto delle biciclette e vivere così il Festival a impatto zero.
Città di qualità - La Facoltà di Architettura nella sua sede di Santa Verdiana sarà il luogo di rappresentazione di progetti e proposte per rimodulare le nostre città, ripensare l'assetto del territorio, individuare buone prassi partecipative per il futuro. Il tema della qualità dell'architettura sarà al centro di incontri e attività espositive. Nello specifico il Festival cercherà di presentare modelli virtuosi di social housing: ne parleremo con l'esperto di Open Building Stephen Holmes Kendall nell'incontro “Social Housing: Sostenibile e Temporaneo?”. Anche lo scenario urbano e la città in evoluzione saranno oggetto di attenzione del Festival. Saranno presentati progetti sulle trasformazioni dello spazio pubblico, sul tema delle infrastrutture, della partecipazione dei cittadini alle scelte decisionali e al governo del territorio, in primis attraverso la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Urbanistica.
Ci sarà spazio anche per parlare di e con i giovani architetti, dal network di Wonderland agli Architetti senza Frontiere e molti altri, e di conoscerli meglio attraverso esposizioni dei loro lavori e allestimenti.
Cut & Paste - Sotto il portico della Galleria degli Uffizi si svolgerà Cut&Paste, il grande evento di “life design” nato a New York nel 2005 dall'idea di John Fiorelli, che negli ultimi anni ha raccolto un grandissimo successo ripetendo il format in tutto mondo. Dopo aver fatto tappa nelle più importanti città del mondo (da Tokyo a New York, Berlino, Londra ecc.) Cut&Paste sbarca al Festival della Creatività sfidando gli artisti che abbiamo selezionato a confrontarsi sul terreno del design 2D e Motion Graphics in un tempo limitato e in tempo reale, davanti al pubblico del Festival. Il tutto sarà vivacizzato dal dj set di Fonx e da Andrea Mi in veste di presentatore, alla fine dell'esibizione una giuria valuterà i lavori.
“Songs with other strangers” - Il progetto proposto da Manuel Agnelli (Afterhours) con John Parish, Hugo Race, Jean Marc Butty, Steve Wynn e molti altri è l’evento di chiusura del Creativity Show, un programma di animazione, performances e spettacoli che consentirà, senza eccessi, e con un occhio alla qualità e all’originalità delle produzioni, di vivere la città anche nelle ore notturne.