Un'attesissima anteprima del Balkan Florence Express, nel cartellone della 50 Giorni, è quella del film Figlio di nessuno, del regista serbo Vuk Ršumović, che sarà presentato giovedì 20 novembre (ore 20.30) al Cinema Odeon di Firenze. Il film arriva per la prima volta in sala dopo il successo al Festival del cinema di Venezia, dove si è aggiudicato il premio del pubblico Raro Video della settimana della critica, oltre che il premio Fedora per la miglior sceneggiatura.
Nella primavera dell'88, fra le montagne della Bosnia, viene ritrovato un bambino cresciuto allo stato brado fra i lupi. Il bambino non sa stare in posizione eretta, non sa parlare, né tanto meno leggere o scrivere. Gli viene dato il nome di Haris e viene inviato all’orfanotrofio di Belgrado, dove è affidato alle cure di Ilke. Qui imparerà a stare tra gli uomini, invece che tra gli animali. Ma nel 1992, nel pieno della guerra dei Balcani, le autorità locali lo costringono a tornare in Bosnia, dove viene armato di fucile e spedito al fronte. E' qui che scoprirà che gli uomini sanno essere peggiori degli animali e ritroverà, proprio nella sua amata foresta, il senso di una nuova vita. Ancora una volta il cinema ripropone la metafora di una società rigida, violenta, falsa, contrapposta al mondo selvaggio della natura, dove anche l'uomo può essere se stesso.
Il film, girato senza alcuna retorica, porta lo spettatore a leggere nel cuore di questo giovane dal destino segnato dall'abbandono (anche il suo amico Zika, conosciuto in orfanotrofio lo abbandonerà per tornare con suo padre) e al tempo stesso sa raccontare e trasmettere l'autentico bisogno di libertà e voglia di evadere da una società distorta, in periodo buio come quello della guerra. Un film da vedere per riflettere sulla società attuale e sull'orrore della guerra.
Figlio di nessuno sarà distribuito nelle sale italiane dal 16 aprile da Cineclub Internazionale Distribuzione