Attualità/ARTICOLO

Firenze e il nuovo stadio: prima pietra nel 2019

Si tratta di un progetto da 420 milioni di euro che rimodellerà l'intero quadrante nord ovest della città. Previsti nuovi piani per la mobilità. Nardella: "Non sarà una cattedrale nel deserto".

/ Giulia Rafanelli
Ven 10 Marzo, 2017

Firenze e il nuovo stadio. Dove eravamo rimasti? Se ne parlò per la prima volta nove anni fa, oggi, 10 marzo, nella sala D’Arme di Palazzo Vecchio, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il patron viola Andrea Della Valle, Mario Cognigni , presidente esecutivo della Fiorentina e Daniela Maffioletti del cda viola, hanno presentato il progetto operativo di quello che sarà il nuovo stadio di Firenze e della Fiorentina. Un progetto di 420 milioni di euro che troverà collocazione alla periferia nord della città nell’attuale area Mercafir che sarà demolita e ricostruita nella zona di Castello.

I numeri. Sicurezza e tecnologia: queste le due parole chiave del progetto. Snocciolando un po’ di numeri. Stiamo parlando di una struttura che avrà una capienza di 40 mila spettatori, oltre 700 posti auto, 100 punti ricarica auto elettriche, oltre 1000 posti di biciclette custodite. Le file del pubblico più vicine saranno a soli 7 metri dal campo da gioco; i sedili saranno ergonomici e coperti da una struttura altamente tecnologica in ETFE che garantirà la protezione di tutti gli spettatori e, al tempo stesso, il corretto irraggiamento del manto erboso. E poi ancora, un sistema energetico che prevede zero consumi e illuminazione a LED.

Il Rinascimento viola. "Il Rinascimento viola", così lo ha descritto Diego Della Valle che sicuramente pensa al futuro della squadra ma è innegabile l’impatto che un’infrastruttura di queste dimensioni avrà sulla città. E non parliamo soltanto del museo della Fiorentina (interno allo stadio) o del ristorante panoramico e dei circa 7.000 metri quadrati di spazi dedicati ad eventi, mostre, visite guidate e attività didattiche. Il progetto operativo, prevede, la riqualificazione di un’intera area di 48 ettari, la realizzazione di un centro commerciale, un hotel da 200 camere e un parcheggio collegato con la nuova metro della linea 2 della Tramvia. Il quadrante nord ovest di Firenze, infatti crescerà e si evolverà parallelamente allo stadio, la cui prima pietra dovrebbe essere posta entro il 2019 e potrebbe vedere la luce entro 4 anni.

Planivolumetrico nuovo stadio Firenze

“Non sarà una cattedrale nel deserto” ha più volte rimarcato il primo cittadino di Firenze. Al nuovo stadio, infatti, si potrà arrivare in treno, in tram, in aereo, in auto e in bici. “Si potrà raggiungere lo stadio in tramvia dalla Stazione Centrale e dall’aeroporto – ha spiegato Nardella – inoltre,  c’è l’impegno con Ferrovie dello Stato per la realizzazione di una stazione di scambio ferrovia-tramvia per facilitare gli spostamenti dalla tratta Pisa-Empoli. Si lavora all’interconnessione tra ferrovia e tramvia alla stazione di Castello per chi viene dalla direttrice Pistoia-Prato e con Autostrade abbiamo deciso di partire con i lavori del nuovo svincolo di Peretola per la terza corsia del raccordo autostradale, lavori che dovrebbero partire entro il 2018/2019, infine sarà possibile arrivare in bicicletta grazie alla vasta rete di piste ciclabili già esistenti e che saranno realizzate” – ha concluso Nardella.

I nodi da sciogliere. Si apre adesso una nuova fase. Certo restano alcune incognite: servono sponsor e finanziatori, si dovrà pensare alla nuova destinazione dell’Artemio Franchi che pare manterrà la sua vocazione sportiva; si dovrà sciogliere il contenzioso per quanto riguarda lo spostamento della Mercafir, ma questo è un altro discorso, oggi i riflettori sono tutti puntati sullo stadio. Forse nell’immediato, il primo nodo da sciogliere è quello del nome che gli verrà dato: per adesso nessuna ipotesi.

[it_video]