Cultura/ARTICOLO

Firenze, Galleria dell'Accademia Riallestita la sala del Colosso

Botticelli, Ghirlandaio, Perugino: i dipinti del XV e XVI secoldo sono stati disposti in una maniera completamente nuova

/ Redazione
Mar 24 Dicembre, 2013
Galleria dell’Accademia

Riallestita la sala del Colosso nella Galleria dell'Accademia a Firenze. I numerosi dipinti su tavola e su tela del XV e XVI secolo sono stati disposti in una maniera completamente nuova: nell'assetto precedente importanti opere quali i profeti Isaia e Giobbe di Fra Bartolomeo, la Trinità di Alesso Baldovinetti e la Pala del Trebbio di Sandro Botticelli non erano ben esposti, adesso sono collocati, su apposite vele, in posizione ben visibile  da parte del pubblico.

 

Nel riallestimento il primo intervento effettuato nella prospettiva della risistemazione complessiva dei dipinti della sala è consistito nel trasferimento dei due profeti di Fra Bartolomeo sulla parete d'ingresso della Galleria dei Prigioni, ai lati della porta. I visitatori che fanno il loro ingresso nel salone trovano inoltre sulla parete a sinistra una parata di pale d'altare che riassume emblematicamente gli sviluppi della pittura fiorentina quattrocentesca, dalla pala di Andrea di Giusto firmata e datata 1437 per la chiesa di Santa Margherita a Cortona a quella di Domenico Ghirlandaio con Santo Stefano fra i santi Giacomo Maggiore e Pietro, databile al 1493, lontano preludio, solenne e monumentale, della maniera moderna. Al centro della parete opposta, poi, predomina ora la ricomposizione parziale della grandiosa pala dipinta nel 1500 da Pietro Perugino per l'altare maggiore della chiesa dell'abbazia benedettina di Vallombrosa, raffigurante l'Assunzione della Vergine fra angeli e Dio Padre, con quattro santi.

 

I ritratti di Don Biagio Milanesi e del monaco Baldassarre sono posti ora ai piedi della tavola, nella posizione ipotetica alla base dei pilastri della ricca cornice tabernacolo sommariamente descritta dal Vasari e andata perduta. Il ricongiungimento di questi autentici capisaldi della ritrattistica italiana del Cinquecento all'elemento principale del complesso d'origine è stato attuato tramite lo scambio con la Galleria degli Uffizi, cui sono state 'restituite' le icone russe appartenute ai Lorena, che nel 1780-1782 erano state esposte nel 'Gabinetto dei quadri antichi', sistemate in precedenza alla Galleria dell'Accademia in maniera poco confacente lungo le scale di accesso al primo piano.