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Firenze in lutto per l’archeologo siriano Asaad, ucciso dall'Isis

Un drappo nero appeso a Palazzo Vecchio e luci spente alla statua del Biancone in segno di cordoglio per la morte del capo dei servizi archeologici di Palmira

/ Redazione
Ven 21 Agosto, 2015

Anche Firenze è in lutto per Khaled Asaad, l'archeologo siriano di 82 anni ucciso barbaramente nei giorni scorsi dai militanti dell'Isis per aver difeso fino alla morte il sito archeologico dell'antica città romana di Palmira in Siria, Patrimonio Unesco dell'Umanità, di cui era responsabile da 50 anni.
Asaad era riuscito a nascondere centinaia di reperti romani e non ha voluto rivelare agli estremisti dello Stato islamico dove li aveva occultati, pagando per questo con la sua vita.

In segno di cordoglio per la sua morte è stato appeso un drappo nero sul terrazzo di Palazzo Vecchio e sono state spente le luci spente sul Nettuno dell’Ammannati, la statua del ‘Biancone’ in piazza della Signoria. “Era innamorato della sua terra e delle sue rovine e non ha chinato la testa di fronte ai barbari – ha scritto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, su Facebook – la sua morte non deve essere dimenticata. Per questo accogliamo l'invito del presidente dell'Anci Piero Fassino per onorare la memoria del celebre archeologo. La prossima settimana ospiteremo l'11esimo convegno internazionale di Egittologia e sarà anche quella l'occasione per discutere di questi temi, ormai non derubricabili a semplice violenza".

Nardella lancia "un appello a tutti gli intellettuali, scienziati, studiosi: isoliamo i terroristi che distruggono la bellezza e la storia. Da Firenze, città patrimonio Unesco e tra le capitali della cultura e dell'arte, lanciamo un monito forte contro questa nuova uccisione e contro i criminali che cancellano vite, arte e storia. Non vinceranno".