Cultura/ARTICOLO

Firenze, laurea ad honorem al ballerino Mikhail Baryshnikov

Titolo magistrale ad honorem in Scienze dello spettacolo al ballerino e coreografo sovietico Mikhail Baryshnikov, che si esibirà al Teatro del Maggio

/ Redazione
Lun 2 Luglio, 2018
Mikhail Baryshnikov

L'Università di Firenze ha conferito la laurea magistrale ad honorem in Scienze dello Spettacolo al ballerino e coreografo Mikhail Baryshnikov. La cerimonia si è svolta questa mattina, lunedì 2 luglio, nell'Aula Magna dell'Ateneo fiorentino, in piazza San Marco. Il titolo accademico è un riconoscimento alla straordinaria figura di artista e interprete, assegnato, come si legge nella motivazione, «per la sua lunga e ancora attiva carriera creativa nelle diverse declinazioni delle arti performative, dalla danza, al cinema, al teatro, alla musica. I risultati del suo lavoro ne fanno uno dei più completi protagonisti nella storia della scena contemporanea. L'alto valore delle sue creazioni è apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo».

A conferirgli il titolo accademico sarà il rettore dell'Università di Firenze Luigi Dei, che ha introdotto la cerimonia insieme ad Andrea Zorzi, direttore del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo. La laudatio è stata affidata a Sara Mamone, ordinario di Discipline dello Spettacolo.

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Dopo la laurea honiris causa, Mikhail Baryshnikov, uno dei ballerini più amati e celebrati del panorama contemporaneo mondiale, sarà al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino martedì 3 luglio (repliche mercoledì 4 e giovedì 5 alle ore 20) con lo spettacolo "Brodsky/Baryshnikov", one-man show basato sulle poesie del poeta russo premio Nobel Joseph Brodsky. creato e diretto da Alvis Hermanis, noto regista lettone del New Riga Theatre, è un viaggio emotivo profondo nelle composizioni viscerali e complesse di Joseph Brodsky.

«È di vitale importanza per me il non aver fatto neppure, per calcolo, il più piccolo tentativo di descrivere Joseph in Brodsky/Baryshnikov e il non essermi limitato a recitare a voce alta i suoi versi» spiega Mikhail Baryshnikov raccontando lo spettacolo. «I suoi poemi sono insieme intellettuali e istintivi, e molto dell'immaginario di cui constano può essere traslato nei modi del linguaggio corporeo. Io ho provato ad esprimerne il significato non solo con le parole, ma anche cineticamente».

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