Cultura/ARTICOLO

"Firenze un anno ad arte"L'addio di Cristina Acidini Luchinat

Il ciclo di mostre organizzato dalla soprintendenza fiorentina si sdoppia proponendo una rassegna parallela dedicata al cibo in occasione dell'EXPO 2015

/ Costanza Baldini
Mar 4 Novembre, 2014
Gherardo delle Notti, Cena con suonatore di liuto, olio su tela, Firenze,Galleria degli Uffizi

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E' stata un'emozionatissima Cristina Acidini Luchinat Soprintendente dimissionaria del Polo Museale Fiorentino (carica che ricopre dal 2006 anno in cui Antonio Paolucci lasciò il mandato per sopraggiunti limiti di età) a presentare il nuovo ciclo di "Firenze un anno ad arte" 2015 - 2016. Il fil rouge che lega le mostre, come sempre, è le ricerca basata sugli studi e le scoperte relativi alle collezioni dei singoli musei del Polo Museale Fiorentino. Mostre autoprodotte, non comprate, non imposte da altri, come ha tenuto a precisare la Soprintendente.

Si comincia con la monografica su Gherardo delle Notti "Quadri bizzarrissimi e cene allegre" (10 febbraio - 24 maggio, Galleria degli Uffizi) ampia retrospettiva sul pittore caravaggesco amato da Cosimo I che si estenderà in ben 15 sale. Si passa poi a "Il Medioevo in viaggio" mostra che vuole festeggiare i 150 del Bargello (dal 20 marzo al 21 giugno) con un tema insolito e affascinante che racconta il viaggio dei pellegrini per la salvezza dell'anima. Alla Galleria dell'Accademia omaggio all'arte di San Francesco (30 marzo - 11 ottobre) con una grande mostra che si pone come un vero e proprio "dono" al Santo Padre e che comprende tra l'altro restauri per 120 mila euro. In mostra anche una reliquia preziosissima: la firma di San Francesco in una lettera conservata nella Cattedrale di Spoleto. Al Museo degli Argenti in mostra "Lapislazzuli. Magia del blu" (9 giugno - 11 ottobre) con i vasi della seconda metà del Cinquecento voluti da Francesco I. Il Lapislazzulo era un materiale prezioso considerato al pari dell'oro che veniva importato dall'Oriente, da paesi come la Cina e l'Afganistan. Alla galleria degli Uffizi la seconda monografica del ciclo dedicata a Piero di Cosimo (23 giungo - 27 settembre) pittore poco conosciuto ma di altissima qualità. Un personaggio che Vasari descrive come bizzarro, solitario, selvatico, eccentrico e a volte anche spiacevole ma allo stesso livello di Leonardo da Vinci e Filippino Lippi. La mostra si avvale anche dei preziosi prestiti della National Gallery di Whashington. Le opere di Carlo Dolci saranno ospitate alla Galleria Palatina (30 giugno - 15 novembre) pittore seicentesco difficile, noioso e a tratti ripetitivo che la mostra cercherà di farci scoprire. Nel 2015 ricorrono anche i 150 anni da Firenze capitale ed è questo evento che la mostra alla Galleria d'arte moderna intende valorizzare (19 novembre - 6 aprile 2016). Infine, ultima mostra del ciclo, la monografica su Carlo Portelli alla Galleria dell'Accademia (14 dicembre - 16 aprile 2016) pittore dai toni visionari e apocalittici ispirato da Rosso Fiorentino e dallo stile spagnolo.

Ma l'addio di Cristina Acidini Luchinat non si è fermato qui. L'inarrestabile Soprintendente ha anche desiderato presentare in anteprima il ciclo di mostre organizzate in occasione dell'EXPO 2015. Tema della rassegna sarà "Nutrire il pianeta" e ispirandosi a questa linea guida il Polo Museale Fiorentino proporrà ai visitatori mostre e percorsi di valorizzazione in musei, ville medicee e cenacoli ispirati alla filiera alimentare che riguarderanno un ampio arco di iconografia e di oggetti, che vanno dal paesaggio agrario alla mensa signorile o popolare. Due gli itinerari virtuali fruibili dal pubblico attraverso installazioni video con touch-screen: "Agrumi e altre specie commestibili nella Toscana Granducale" e "Mense sacre nei cenacoli fiorentini: dal quotidiano al simbolico". Cinque le altre mostre in programma: "Dolci trionfi. Sculture in zucchero sulla tavola della corte medicea" (Galleria Palatina, 10 marzo - 7 giugno), "Signori a tavola" (Bargello, 1 maggio - 31 ottobre), "Il sole in casa. La vita quotidiana nella ceramica popolare italiana del secolo XVII - XXI" (Palazzo Davanzati, 8 maggio - 7 settembre), "Nelle antiche cucine italiane" (Villa Medicea di Poggio a Caiano, 6 luglio - 18 ottobre), "I frutti della terra. Natura in posa. Arturo Tosi e altri" (Galleria d'arte moderna, 21 settembre - 8 novembre).

"Il mio lavoro ha un volto luminoso per esempio il fatto di riuscire a tenere un bilancio solido nonostante la crisi, fare passare i musei aperti da 43 a 103, e un volto oscuro di cui non parlerò". Ha dichiarato la Soprintendente al termine dalla presentazione alla stampa "Vi lascio solo immaginare i rischi, le pressioni, l'aggressività politica che a volte mi sono trovata ad affrontare. La riforma è a mio parere positiva, perchè darà più autonomia ai musei e permetterà di frazionare la responsabilità su posizioni dirigenziali diverse". Acidini è poi passata ad elencare i bei ricordi legati alla sua carriera: i giorni da Angelo del fango subito dopo l'alluvione del '66, la laurea con Mina Gregori, i primi incarichi affidati da Antonio Paolucci, il matrimonio 37 anni fa proprio nella Cappella Palatina. "Ho vissuto il sogno più bello che uno storico dell'arte possa concepire e per questo vi ringrazio" ha concluso con gli applausi della sala commossa.