Riaffiora un Giotto sconosciuto e straordinario dall'esame compiuto per la prima volta con raggi ultravioletti agli affreschi della Cappella Peruzzi della Basilica di Santa Croce a Firenze. Il progetto di diagnostica iniziato nel 2007 è stato condotto dalla Getty Foundation di Los Angeles in collaborazione con l'Opificio delle pietre dure. Il risultato, cambierà il corso degli studi giotteschi.
E’ il vero Giotto che riemerge, in quanto il maestro usò la pittura a secco per superare alcuni limiti propri dell' affresco adoperando leganti proteici che non hanno resistito al tempo e che hanno nascosto fino ad oggi l'immagine complessiva dell'affresco originale, ritenuto dai contemporanei il caposaldo fiorentino del maestro, copiato anche da Masaccio e Michelangelo.
Le nuove tecnologie al posto di pallidi fantasmi hanno permesso di riscoprire i volumi, i volti, i ricchi panneggi e i decori sontuosi delle vesti, i modellati, la tridimensionalità dei dipinti come sono stai realmente creati dal pittore.
Saranno necessari almeno tre anni per concludere gli esami e pubblicarli in modo da renderli visibili per tutto gli studiosi di Giotto nel mondo. Successivamente, inizieranno i restauri e solo al termine di essi la cappella tornerà visibile anche a tutti i visitatori.
Cultura/ARTICOLO
Firenze: un Giotto mai visto alla Cappella Peruzzi
Una scoperta unica nella Basilica di Santa Croce

Ascensione di San Giovanni