Nove giorni di esposizioni e 423 artisti provenienti da 62 paesi daranno vita dal 17 al 25 ottobre alla decima edizione della Mostra Internazionale Florence Biennale, che animerà la Fortezza da Basso facendone una vera capitale globale dell’arte contemporanea. La mostra quest’anno sarà dedicata al tema Arte e Polis. Migrazioni, violenza contro le donne e danni al patrimonio mondiale sono solo alcuni tra i tanti riferimenti all’attualità sviluppati nel contesto dell’esposizione, durante la quale verrà inoltre conferito un riconoscimento a Morehsin Allahyari, la donna che grazie alle sue opere unisce all’arte la volontà di salvare la memoria delle testimonianze archeologiche distrutte dall’Isis a Mosul.
Anche in quest’occasione Florence Biennale si presenta ricca di proposte artistiche che spaziano dalle installazioni site-specific ai gioielli d’arte. Si distinguono presenze emblematiche e cariche di significati – per citarne qualcuno pensiamo al movimento cinese “Neo-inchiostro”, all’arte sacra contemporanea del Brasile, o agli ospiti dalla Turchia e dal Sud-Est asiatico – nonché imprescindibili riferimenti a fatti del mondo contemporaneo: come le devastazioni del patrimonio culturale in Medio Oriente, il conflitto israelo-palestinese, la condizione della donna e il dramma dei migranti.
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Oltre alle opere in esposizione alla Fortezza, un ricco cartellone di appuntamenti propone, tra l’altro, “Per Desdemona”, la prima mostra d’arte allestita negli spazi del nuovo Palazzo di Giustizia – che si inaugurerà lunedì 19 ottobre alle 12. Qui l’artista Franca Pisani esibirà 28 opere sul tema della violenza contro le donne. Uno degli highlights di questa decima edizione sarà, come accennato, la presenza di Morehsin Allahyari, l’artista di origine iraniana che presenterà a Firenze Material Speculation: ISIS (work in progress): l’opera, realizzata grazie alla tecnologia delle stampanti 3D, testimonierà i danni che l’ISIS sta operando nei confronti del patrimonio culturale mediorientale grazie alla produzione di copie, ricreate in laboratorio, di alcune delle sculture distrutte nel museo di Mosul lo scorso marzo.