Il cinema internazionale della 50 Giorni racconterà dal 21 al 27 novembre le storie di persone comuni, gay, lesbiche o transgender. Persone con una diversa identità di genere, che si confrontano, come tutti, con i problemi della salute, dell'invecchiamento, della convivenza. Non solo intrattenimento, dunque, ma anche momenti di discussione e riflessione alla XII edizione del Florence Queer Festival, diretto da Roberta Vannucci e Bruno Casini.
Oltre 30 titoli in programma, il concorso per il miglior film e due contest per corti: Videoqueer e Se hai testa fai il test. Si parlerà anche di diritti umani al focus organizzato in collaborazione con il Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe: film e documentari che indagano sul tema dell'uguaglianza e dignità delle persone LGBT, vera e propria sfida del nostro tempo.
Ospite attesissimo a Firenze il regista israeliano che da sempre racconta queste tematiche, Eytan Fox, al quale sarà dedicata una retrospettiva, protagonista della serata inaugurale di venerdì 21 con i film Yossi (18.30) e Cupcakes (ore 21.30).
Tra i titoli in anteprima, Boy Meets Girl di Eric Schaeffer, commedia romantica con l'attore Michael Welch, già protagonista della saga Twilight, e Global Gay, di Frédéric Martel et Rémi Lainé, ovvero la rivoluzione globale attualmente in corso per ottenere la depenalizzazione universale dell'omosessualità. Da non perdere Pierrot Lunaire, ultima fatica del visionario e irriverente regista canadese Bruce LaBruce; This is Plastic, di Patrizio Saccò (anche questo all'inaugurazione, ore 22.30) sul celebre club milanese; The Circle di Stefan Haupt, candidato agli Oscar 2015 e già vincitore del Teddy Award e del premio del pubblico al miglior documentario all'ultima Berlinale, che racconta la storia dell’omonimo club, fondato a Zurigo negli anni Cinquanta, primo locale svizzero per gay del, il documentario sulla scrittrice Violette Leduc, di Esther Hoffenberg, un inno alla libertà e alla magia della parola.
Non solo cinema al Florence Queer Festival che rinnova l'appuntamento con gli eventi collaterali legati all'arte, al teatro e alla letteratura (Teatro di Rifredi, Ireos, libreria IBS, IED Firenze).
Nel fine settimana, da segnalare sabato 22 le proiezioni pomeridiane (ore 15.00) con Tamid oto chalom di Eytan Fox e a seguire i corti Videoqueer, e alle 19.00, One Zero One di Tim Lienhard, un ibrido spettacolare tra documentario e performance dal vivo sulla vita delle drag Cybersissy e BayBjane, metnre alle 21.00 l'anteprima europea di Boy Meets Girl di Eric Schaeffer, seguito da Of Girls and Horses di Monica Treute e il già citato Pierrot Lunaire.
Domenica 23 alle 11.30 Eytan Fox incontrerà il pubblico durante il talkshop a lui dedicato (ingresso libero). Alle 18.15 Giò Stajano. Siamo tutti figli di Dio di Luigi Caiffa, racconto della vita di Giò Stajano, primo omosessuale dichiarato d’Italia e unica vera icona gay, morto nel 2011; da non perdere alle 21.00 Der Kreis (The Circle) di Stefan Haupt, candidato agli Oscar 2015 e già vincitore all'ultima Berlinale e al Festival LGBTI di Torino, storia dell’omonima rivista fondata a Zurigo negli anni '50 (alla presenza dei protagonisti). Chiude alle 22.45 il film Happy End di Petra Clever. Info: www.florencequeerfestival.it
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