L'Osservatorio di Unioncamere sull'imprenditoria femminile ha reso pubblico uno studio sullo stato dell'arte in Toscana. Sono 101.076, le imprese femminili della Toscana (il 24,4% delle imprese totali, pari a 414.563) e nel corso del 2013 sono aumentate di 818 unità, per un tasso di crescita dello 0,8%, mentre le imprese non femminili sono cresciute dello 0,2% (+497 unità).
La Toscana è terza nella classifica delle regioni italiane più dinamiche in termini di imprenditorialità femminile (dopo Lazio +1,1% e Lombardia +0,9%) e risulta molto più dinamica della media nazionale, che si ferma allo 0,2%. A tale risultato ha contribuito soprattutto la componente straniera (+7%), mentre l’imprenditoria femminile di origine italiana è stabile sui livelli dell’anno precedente (andamento comunque migliore rispetto al calo verificatosi a livello nazionale). E’ ciò che emerge dall’Osservatorio sulle imprese femminili, frutto della collaborazione tra l’Ufficio studi di Unioncamere Toscana e il Settore Imprenditoria femminile e politiche di genere della Regione Toscana per l’anno 2013.
“Ancora una volta il rapporto dell'Osservatorio sulle imprese femminili curato da Unioncamere Toscana, in collaborazione con la Regione, ribadisce la grande vitalità delle imprenditrici toscane – dice Stefania Saccardi, Vicepresidente della Giunta Regionale Toscana - L'ultimo dato disponibile e riferito all'anno precedente mette in risalto una regione saldamente ai primi posti a livello nazionale in termini di dinamica di crescita di imprese rosa. La Regione (...) promuove azioni e accordi con istituzioni ed enti per allargare ancora di più gli spazi in cui le donne possono mettere a disposizione e sfruttare le proprie conoscenze e potenzialità. Adesso, anche alla luce di quanto sta avvenendo a livello politico nazionale, e mi riferisco in particolare all'ultima versione della legge elettorale e al rispetto effettivo della parità di genere, auspico che questo rispetto si traduca in fatti ed azioni concrete.”
“Le imprese femminili si confermano la parte più dinamica del sistema imprenditoriale - è il commento di Vasco Galgani, Presidente di Unioncamere Toscana - La Toscana, in questo momento, ha bisogno delle migliori energie e la risposta che le imprese femminili stanno dando alla crisi è un fatto inconfutabile che ci rassicura sul futuro”.
“I dati dell'osservatorio sull'imprenditoria femminile, relativi al 2013, che collocano la Toscana ai primi posti per crescita di imprese al femminile – dice Gianfranco Simoncini, Assessore alle Attività produttive e Lavoro della Regione Toscana - confermano un fenomeno del quale avevamo avuto alcune importanti avvisaglie. E' un fatto positivo, che rassicura sulle scelte che compiute dalla Regione negli ultimi anni, puntando molto sulla nascita e sul sostegno alle imprese “rosa”. Lo abbiamo fatto varando, fra l'altro, una legge per l'imprenditoria femminile (e giovanile), in un momento difficile, consapevoli delle ricadute positive che ciò avrebbe comportato anche in termini di occupazione. I risultati ci stanno dando ragione, anche se non è tempo di dormire sugli allori, perché dalla crisi, purtroppo, non possiamo ancora dirci fuori".
Grazie alla legge 21, dal 2011 alla fine del 2013, sono stati stanziati complessivamente 21,9 milioni, per 1733 imprese che hanno fatto domanda, di cui 1441 sono state ammesse alla garanzia. Di queste, circa la metà sono imprese femminili. Non sono grandi numeri, ma il dato è significativo, prima di tutto in termini di qualità, perché grazie a questo strumento è stato possibile non disperdere ma valorizzare la propensione all'innovazione e al dinamismo di cui le donne sono quasi sempre portatrici.