La Regione anticipa 82 milioni di fondi europei per dare fiato all'economia in affanno. Un colpo d'ala, al momento unico in Italia, voluto con forza dal presidente della Toscana Enrico Rossi. “Grazie alle nostre anticipazioni – dice il presidente – potremo partire con i bandi a maggio, garantendo così continuità all'azione regionale e immettendo risorse nell'economia regionale".
La delibera, approvata ieri in giunta, apre in anticipo i rubinetti degli interventi relativi ai Fondi Strutturali della programmazione 2014-2020. La ripartizione dei soldi avviene nella maniera seguente: 28 milioni di euro vanno al Fondo per lo sviluppo regionale (FESR), 34 milioni di euro sono destinati al Fondo sociale (FSE) e 20 milioni di euro all'agricoltura (FEASR).
La Regione progetta di investirli per la gran parte in promozione dell'occupazione, istruzione, formazione, lotta alla povertà, supporto della mobilità professionale, competitività del sistema delle imprese favorendo la ricerca, l’innovazione, l’aggregazione, l’internazionalizzazione, la sostenibilità e tutela del territorio, ma anche in azioni nel campo agricolo. Gli strumenti utilizzati sono i POR, programmi operativi regionali.
"Con questa decisione – commenta Rossi – superiamo il rischio del blocco degli interventi per un anno a causa del ritardo nei tempi del negoziato, che non dipende certo da noi”. Vanno a rilento, infatti, le procedure burocratiche a Bruxelles per dare il via libera effettivo agli stanziamenti europei già assegnati a nazioni e regioni.
Alla Toscana – è stato deciso - spettano 3 miliardi in 7 anni. Nella stessa seduta di giunta, su iniziativa dell'assessore Gianfranco Simoncini, è stata anche concordata l'ipotesi di ripartizione delle risorse: 806 milioni di euro per il FESR e 745 per il FSE.