Nuove risorse per un totale di oltre 130 milioni di euro arriveranno in Toscana dalla riprogrammazione dei fondi europei, per essere investite nello sviluppo. Lo ha annunciato l'assessore alle attività produttive della Regione Gianfranco Simoncini, nel corso del convegno che fa il punto sul Por Creo, il programma regionale toscano del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), a tre anni dalla sua entrata in vigore.
Il programma mette in campo oltre 1 miliardo di contributi pubblici per il periodo 2007-2013 che puntano, complessivamente, a rendere più competitiva la Toscana attraverso il sostegno agli investimenti delle imprese e alle opere infrastrutturali di Comuni e altri enti pubblici.
Insieme alle risorse messe a disposizione dal Fondo sociale europeo, 665 milioni di euro per lo stesso periodo, sono questi i due principali strumenti cui la Toscana si affida per superare la crisi e riavviare lo sviluppo.
La Regione affronta il 2011 con una marcia in più: integrare i due fondi, Fse e Fesr, attivando così complessivamente circa 2 miliardi di euro.
Grazie alla rimodulazione dei fondi europei (Fesr, Fse e Fas) si conta di disporre di complessivamente di oltre 130 milioni di euro che serviranno, in particolare, a sostenere l'accesso al credito delle piccole e medie imprese attraverso interventi di ingegneria finanziaria, a incentivare la creazione di reti di piccole imprese e filiere di grandi e piccole imprese, a rifinanziare interventi per innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico, le misure anticrisi, le iniziative per il capitale umano e interventi per i giovani. Si tratta di qualcosa di più di una boccata di ossigeno per l'economia toscana: si calcola infatti che l'effetto moltiplicatore di questi finanziamenti attivi un volume di investimenti pari, in media, a due volte e mezzo l'importo iniziale.
"Abbiamo ancora a disposizione, di qui al 2013, una buona riserva da usare per riannodare il fili delle politiche per il lavoro e la formazione e quelli per il sostegno dello sviluppo e dell'innovazione del sistema produttivo - spiega Simoncini - non ci limiteremo a fare bandi e avvisi integrati fra Fse e Fesr. Vogliamo andare oltre, con una riprogrammazione dei fondi, per adeguarli alla nuova fase, concentrando le risorse dove sono più utili".
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Fondi Ue: ecco 130 mln per lo sviluppo in Toscana
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