Stanno per partire i programmi della Regione sui fondi europei 2014-20 relativi ai temi del lavoro, dell'educazione e della coesione sociale. Lo ha confermato all'incontro di Roma della Cgil nazionale l'assessore al lavoro Gianfranco Simoncini. Non ci sono più i corpi intermedi: la Province. Per questo prende tutto in mano la Regione Toscana.
"Si tratta di una partita importantissima – ha osservato Simoncini – perchè queste risorse costituiscono lo strumento principale di cui disponiamo per favorire la crescita e l'occupazione e per investire sul capitale umano".
Il Fondo sociale europeo coprirà poco meno di 10,5 miliardi di risorse comunitarie e di questi circa 6 miliardi saranno gestiti direttamente dalle Regioni. In Toscana le risorse messe a disposizione dal Fse ammontano a 732 milioni in sette anni, quasi 100 milioni in più rispetto al precedente periodo.
Per quanto riguarda il Fesr, la Toscana può contare su risorse per circa 792 milioni e continuerà a investire i fondi Fse 2014-20 sui giovani e le donne.
"Per quanto riguarda i giovani -ha confermato l'assessore -, la Toscana è stata apripista di esperienze come quella dei tirocini retribuiti, con il progetto Giovanisì, che hanno anticipato scelte raccolte poi sia a livello nazionale, che comunitario con l'avvio di Garanzia Giovani. Oggi, forti di questa esperienza, - ha chiuso Simoncini - vogliamo andare ancora di più in questa direzione".