Ambiente/ARTICOLO

Forestale e Legambiente controla criminalità in Toscana

Firmato a Firenze un protocollo d'intesa per tenere alta la guardia sui reati ambientali nel campo del dissesto idrogeologico

/ Redazione
Mar 16 Dicembre, 2014
forestale

Campagne per promuovere la legalità in relazione alla difesa delle foreste, elaborazione di dossier su prevenzione e repressione dei reati ambientali nel campo del dissesto idrogeologico, educazione ai temi della sicurezza ambientale e agroalimentare nelle scuole e nelle università, scambio di campi di volontariato tra Legambiente e Forestale.

Questi i contenuti del protocollo d'intesa sottoscritto oggi a Firenze da Legambiente Toscana e Corpo Forestale dello Stato. Il cuore dell'accordo punta a tenere alta la guardia in Toscana sui fenomeni di criminalità e illegalità diffusa in campo ambientale.

“E’ con soddisfazione e gratitudine che mi accingo a sottoscrivere questo accordo strategico col Corpo Forestale dello Stato, una forza di polizia ad ordinamento civile capace nel solo 2013 di accertare ben 10.200 infrazioni a tema ambientale, con 44 arresti e 8.300 denunce depositate all’autorità giudiziaria (“Rapporto Ecomafia 2014”, p.34, cit.)… Un enorme lavoro di monitoraggio e repressione dei reati ambientali, di cui non possiamo certo fare a meno. Per questo, mi onoro di poter mettere a disposizione del CFS la nostra preziosa rete territoriale, in modo che si possano creare nuove sinergie, ottimizzando questa insostituibile azione!”, dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana.

“Ritengo che questo accordo sia estremamente importante per la nostra attività in quanto consente lo scambio di esperienze e di informazioni che ci saranno d’ausilio nella lotta alla criminalità ambientale e agroalimentare – afferma Giuseppe Vadalà, Comandante Regionale del Corpo Forestale dello Stato per la Toscana – La collaborazione con Legambiente ci permetterà di dare maggiore incisività alle nostre indagini anche nel contrasto dei reati connessi al dissesto idrogeologico e alle attività estrattive, con particolare riferimento alle cave apuane”.