Innovazione/ARTICOLO

Fotonica e sensori intelligenti per la Marina Militare Italiana

Accordo quinquennale con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa: innovazione e futuro, la ricerca al servizio della sicurezza navale

/ Redazione
Sab 19 Dicembre, 2015

Futuro nel segno della ricerca: va in questa direzione l'ennesino accordo che la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha firmato con partner di altissimo livello. E' dei giorni scorsi, infatti, la sigla dell'accordo quadro quinquennale tra l'Istituto TeCIP (che fa capo alla scuola) e il Centro di Supporto e sperimentazione navale della Marina Militare Italiana. Di fatto entrambi gli enti già collaboravano da anni ma questo accordo, come hanno spiegato i firmatari, mira a consolidare e incrementare questa partnership, con ambiziosi obiettivi. Tra questi lo scambio di conoscenze e di prestazioni nell’ambito delle tecnologie fotoniche avanzate e dei circuiti fotonici integrati per le comunicazioni ottiche e wireless (senza fili), riguardo ai sistemi di sensori intelligenti e a unità mobili intelligenti per l’assistenza alla comunicazione e alla sorveglianza di aree di interesse. Tutti aspetti portati avanti dall'Istituto Vallauri di Livorno, uno dei reparti del centro che conduce proprio studi e sperimentazioni nei settori di telecomunicazioni, radaristica e optoelettronica. 

Antonella Bogoni, docente di telecomunicazioni all’Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna ha spiegato come “questo accordo esprime la volontà reciproca di lavorare insieme per indirizzare la ricerca verso reali bisogni del Paese, come possono essere le applicazioni di sicurezza nelle quali è coinvolta la Marina Militare Italiana. L’accordo siglato costituisce l’evoluzione formale di una conoscenza reciproca e di una collaborazione che si protrae da anni. Ricordo in particolare - ha continuato Bogoni - che proprio all’Istituto Vallauri di Livorno sono stati realizzati alcuni dei primi test dell’innovativo radar fotonico sviluppato dal CNIT (Consorzio Nazionale per l’Ingegneria delle Telecomunicazioni) in collaborazione con l’Istituto TeCIP della Sant’Anna. La disponibilità di scenari reali e target cooperanti, unitamente all’interazione con chi opera e conosce tali scenari sono stati alla base di tutti gli ulteriori sviluppi che abbiamo in corso e che oggi contribuiamo a consolidare”.

Andrea Manco, capo reparto del Centro di Supporto e di Sperimentazione Navale, alla guida dell’Istituto Vallauri  ha poi ricordato che "sarà possibile, per esempio, che su una delle tante applicazioni del radar fotonico che incontrano grande interesse sia in campo navale che in quello civile (quelle cosiddette “dual use”), si possa formare un giovane ingegnere attraverso un dottorato di ricerca che, gestito dall’Istituto tecip della Sant’Anna, si potrà basare su una fase di sperimentazione ambientata in uno dei laboratori ‘fronte mare’ dell’Istituto Vallauri, gli stessi dove circa ottant’anni fa nacque il primo radar italiano".

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