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Funghi e animali invasivi? Li ha portati il benessere

Assolti i cambiamenti climatici, dietro all'aumento esponenziale di specie non-indigene c'è la ricchezza. Ad affermarlo uno studio internazionale con la partecipazione dell'UniFi

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
terra ambiente pianeta
Incremento della ricchezza, abbinato alla moltiplicazione degli scambi internazionali di merci e ai viaggi, ecco la causa dell'invasione in Europa di specie non indigene di piante, funghi, insetti, pesci, uccelli, rettili e mammiferi.

É quanto indica una ricerca condotta da un gruppo internazionale composto da 26 ricercatori europei, tra cui Francesca Gherardi, del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica "Leo Pardi", ricerca i cui risultati sono stati pubblicati nell'ultimo numero della rivista scientifica "Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America" (PNAS).

Un primo passo, quello dell'identificazione dei meccanismi di ingresso, verso il contenimento del problema, che può causare alterazioni irreversibili all'ecosistema, producendo costi elevati alla società e danni alla salute umana.

Secondo i ricercatori, nello studio delle invasioni biologiche, fattori come i cambiamenti climatici o del suolo e aspetti geografici sono stati nel passato sovrastimati, a discapito di aspetti fondamentali quali quelli economici e demografici.

Nella ricerca, gli scienziati sono riusciti infatti a predire in modo accurato il numero di specie non-indigene presenti nei vari paesi europei utilizzando come indicatori il livello di ricchezza e la densità di abitanti.

Negli ultimi cinquant'anni, l'Europa è stata un crocevia di viaggi e di scambi internazionali; molte specie invasive hanno fatto il loro ingresso come contaminanti dei prodotti importati, nelle zavorre delle navi, come animali da compagnia o di allevamento - poi fuggiti o deliberatamente rilasciati in natura - o come agenti per il controllo biologico. E' quindi il traffico di merci e di organismi, tra cui quello clandestino, uno fra le principali cause dell'inquinamento "biologico" dell'ambiente, almeno in Europa.