La Toscana è tra le nove regioni italiane che si sono candidate per ospitare la macchina sperimentale da 500 milioni di euro per la ricerca sulla fusione nucleare Dtt (Divertor Tokamak Test). Il 10 aprile sarà resa nota la decisione dell'Enea su dove sarà collocata la macchina destinata a fare della fusione nucleare una fonte di energia fattibile dal punto di vista tecnologico e accessibile economicamente.
La data della selezione è stata decisa dal Consiglio di Amministrazione dell'Enea, sulla base delle comunicazioni ricevute dalla Commissione per la valutazione delle proposte e la formazione della graduatoria, che sta visitando i siti candidati e vagliando la documentazione. Le proposte sono state presentate da Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, con un sito in tandem con la Toscana, Lazio, Liguria (con due siti), Piemonte, Puglia e Veneto.
Per ciascuno dei siti proposti è necessario valutare se i requisiti rispondono a quelli contenuti nel bando, come estensione dell'area, compatibilità con il piano regolatore urbanistico, certificazioni ambientali, presenza di infrastrutture e aree industriali ed eventuali sinergie.
"Una partecipazione così ampia e qualificata è motivo di grande soddisfazione, così come lo è il fatto che questa infrastruttura venga realizzata in Italia, con anche fondi europei, a conferma e riconoscimento dell'eccellenza della ricerca nazionale nel campo della fusione", ha rilevato il presidente dell'Enea, Federico Testa.