Acque limpidissime dove immergersi per ammirare veri e propri giardini subacquei, sentieri che si snodano tra i profumi e i colori della macchia mediterranea, dal mirto al rosmarino, e conducono a calette nascoste, nessuna spiaggia attrezzata, un solo bar e un'atmosfera sospesa nel tempo.
Tutto questo è Giannutri, l'isola più meridionale dell'Arcipelago Toscano abitata sin dall'antichità e oggi quasi deserta: da adesso c'è un motivo in più per visitare questo piccolo gioiello, dal 2 luglio infatti sarà riaperto il sito archeologico della Villa Romana.
"Ci aspettiamo di aver aumentato l'attrattività dell'isola di Giannutri - sottolinea il presidente del Parco dell'Arcipelago toscano Giampiero Sammuri. Puntiamo ad aumentare le visite anche nel fuori stagione - aggiunge - e andremo a concentrare l'attenzione sul modello italiano dei Parchi, fatto di natura e cultura. Un modello che abbiamo solo noi nel mondo, con un così alto livello e qui - a Giannutri - lo possiamo pienamente rappresentare".
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Rimasta chiusa per anni per motivi di sicurezza, la Villa Romana affacciata sul mare apparteneva alla famiglia dei Domizi Enobarbi – da cui discendeva anche Nerone – ed è uno dei siti archeologici più scenografici della Toscana, con una vista unica sull'Isola del Giglio. Da quest'estate sarà possibile visitarla insieme a una guida specializzata: un'occasione unica per scoprire tutte le ricchezze di Giannutri.
"Abbiamo formato delle guide naturalistiche - spiega il soprintendente per i Beni Archeologici della Toscana Andrea Pessina. Oltre ad accompagnare i visitatori alla villa, porteranno gli ospiti anche a scoprire i resti romani presenti in altre zone dell'isola, così da apprezzarne il valore in modo più completo".
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