Il 6 febbraio si celebra la Giornata mondiale di lotta alle mutilazioni dei genitali femminili. A livello europeo l'iniziativa è portata avanti dall'European Institut of Gender Equality, il cui obiettivo è quello di sostenere la Commissione Europea e gli stati membri in questa lotta di civiltà (per info clicca qui). In un comunicato emesso dall'Istituto viene messa in evidenza la necessità dell'esistenza di un quadro normativo nei singoli paesi, che consenta di sconfiggere la piaga delle MGF e della sua diffusione presso le fasce di popolazione interessate. "Il quadro giuridico che vieta la pratica delle MGF a livello nazionale – si legge nel comunicato - contribuirà effettivamente alla loro fine solo se le comunità interessate saranno informate su di esso e attivamente coinvolte nell'attuazione delle politiche ".
La Toscana aderisce alla Giornata mondiale contro la MGF : Regione Toscana, Centro Salute Globale, azienda ospedaliero-universitaria Meyer, associazione Nosotras hanno organizzato una giornata di studio, "Zero Tolleranza alle MGF", che si è tenuto venerdì 6 febbraio dalle 9.30 alle 13.30 nel Salone Innocenti dell'Istituto degli Innocenti.
Se nel mondo sono 140 milioni le donne che subiscono le MGF, (3 milioni solo in Africa), i recenti flussi migratori fanno rilevare dati allarmanti anche in Europa, dove 500.000 ragazze e donne sono state mutilate e altre 180.000 ogni anno sono a rischio di esserlo.
In Toscana sono ben 27.000 gli immigrati provenienti dai paesi a rischio, come Niger, Guinea, Camerun, Senegal, Egitto, Somalia e Kenya, e tra questi, 8.481 sono donne: una fascia di popolazione sulla quale effettuare attenti monitoraggi, che consentano di bloccare questa pratica violenta e anacronistica. Durante il convegno è stata illustrata una proposta di procedura per prevenire, segnalare e sorvegliare le MGF tra le bambine a rischio.