Ambiente/ARTICOLO

Giornata Mondiale dell’Acqua Ai toscani piace del rubinetto

Tanti eventi in tutta la Toscana per celebrare l'oro blu

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
 La carenza di acqua potabile è una emergenza mondiale e in alcune aree del pianeta è una vera e propria catastrofe. La Giornata Mondiale dell'Acqua (http://www.unwater.org/worldwaterday) è stata proclamata per la prima volta nel 1993 dall'Assemblea delle Nazioni Unite e da allora si celebra ogni 22 marzo.
In Toscana sono tante le iniziative in programma per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema.

GIORNATA DELL'ACQUA IN PALAZZO VECCHIO - A Firenze il Comune, Water Right Foundation e Publiacqua incontrano in Palazzo Vecchio 250 bambini delle scuole primarie e secondarie di 1° grado. Saranno presenti Rosa Maria Di Giorgi, assessore all’Educazione del Comune di Firenze, Caterina Biti, assessore all’Ambiente del Comune di Firenze, Mauro Perini, presidente di Water Right Foundation e Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua. L’incontro si terrà nel Salone dei Cinquecento ed avrà inizio alle ore 10.00.
Sarà proiettato il video “L’Acqua è di tutti” di Maria Giulia Cardini, dell’Associazione Karibuni Onlus.

IMPIANTI APERTI IN VALDARNO -  Acque SpA aderisce alla Giornata Mondiale dell'Acqua aprendo a tutti i cittadini alcune delle principali centrali idriche del Basso Valdarno, attraverso una visita guidata agli impianti per spiegare come funziona il ciclo dell'acqua: da dove arriva, come viene prelevata, quali trattamenti e controlli riceve, come giunge nelle nostre case, cosa viene fatto per assicurarne qualità e sicurezza. Sarà l'occasione per una riflessione più generale sull'importanza dell'acqua nella nostra vita e in quella di coloro che, invece, ogni giorno, nel mondo, non ne dispongono in quantità e qualità sufficienti.
Questo il calendario della aperture:
Giovedì 22 marzo, Caldaccoli a San Giuliano Terme
Venerdì 23 marzo, San Lorenzo a Pescia e Cerbaie a Bientina.
Per informazioni: www.acque.net/wwd

I TOSCANI SCELGONO L'ACQUA DEL RUBINETTO - In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua sono stati diffusi i dati sul consumo idrico dei toscani. Secondo quanto risulta dalle indagini condotte dalle sette aziende del servizio idrico toscano, nella nostra regione quasi metà della popolazione beve regolarmente l’acqua del rubinetto: la percentuale di chi preferisce l’acquedotto è arrivata al 48%, con un trend di aumento annuale del 2-3%. Una cifra “che rappresenta un bel balzo in avanti rispetto al 40% che era stato rilevato nel 2009 e anche rispetto al 44% del 2010 – ha commentato Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscan – la crescita del consumo di acqua di rubinetto è avvenuta anche grazie all’istallazione di quasi 200 fontanelli disseminati in tutta la Toscana.”
Contemporaneamente è sceso il consumo di bottiglie di acqua minerale. Prendendo come base le rilevazioni dell’Istat si può stimare intorno al 60% la quota di famiglie toscane che acquistano acqua in bottiglia. Erano il 64% nel 2009.
In Toscana sono 99 i fontanelli di alta qualità, che erogano anche acqua raffreddata e gasata: nel 2011 hanno distribuito oltre 70 milioni di litri di acqua, e hanno fatto risparmiare 33 milioni di bottiglie di plastica e in totale 63 milioni di euro dalle tasche dei toscani. Il costo per realizzare questi fontanelli ammonta a 1,4 milioni di euro. Mediamente la realizzazione di un fontanello costa tra i 10.000 e i 15.000 euro.
“Questo è un bel risultato che le aziende hanno raggiunto negli ultimi due anni di lavoro. Fino al 2008 i fontanelli di alta qualità in Toscana erano solo due, adesso grazie ad un impegno straordinario delle aziende in termini di investimenti e di progettazione, è stato raggiunto un traguardo ambientale importante - ha detto Giuseppe Sardu, coordinatore delle aziende del servizio idrico di Confservizi Cispel Toscana – anche grazie alle massicce campagne di comunicazione fatte dalle aziende di gestione del servizio idrico e all’installazione dei fontanelli questa percentuale è cresciuta in maniera esponenziale”.
“Il successo dei 32 fontanelli di Publiacqua è andato oltre le aspettative, cittadini dimostrano di apprezzare la qualità della cosiddetta acqua del sindaco – ha detto Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua – con numeri in crescendo e con ogni fontanello che ogni mese registra un’erogazione di acqua gratuita, naturale e anche gassata in media tra gli 80 e 100mila litri. Da qui a fine 2012 raggiungeremo i 50 fontanelli installati su tutto il territorio”. Affrontando il problema del lungo periodo di siccità, D’Angelis ha detto che “la differenza tra la grande siccità del 2002 e 2003 e quella di oggi sono gli investimenti fatti”.
Publiacqua, come tutte le altre aziende della Toscana, stanno mettendo in campo campagne di comunicazione per invitare i cittadini a un uso responsabile dell’acqua. Ora tuttavia è fondamentale che “i cittadini risparmino il più possibile l’acqua evitando gli sprechi”.
L’acqua di casa è poi anche molto economica, un litro costa appena 0, 1 centesimi di euro contro i 25 centesimi di quella in bottiglia, cioè 250 volte meno. L’acqua di rubinetto è sicura poiché al giorno sono mediamente 300.000 all’anno i controlli che vengono fatti sulla qualità e la sicurezza dalle aziende e dalla ASL.