Una settimana di eventi in Toscana per celebrare la Giornata mondiale dell'acqua, che si terrà il 22 marzo: tanti gli appuntamenti organizzati da Publiacqua e Water Right Foundation per sensibilizzare le nuove generazioni sul tema idrico, che partiranno proprio dalle scuole.
Dal 19 al 24 marzo saranno numerosi gli appuntamenti, dai laboratori nelle scuole, alle viste agli impianti idrici (tra cui l'Anconella e la Carraia a Firenze, Prombialla a Pistoia), al coinvolgimento di istituzioni culturali come il Centro per l'arte contemporanea Pecci a Prato o il Museo delle Terre Nuove a San Giovanni Valdarno, la biblioteca Terzano Terzani di Campi Bisenzio, Fondazione Toscana Spettacolo, la Compagnia TPO.
"L'acqua è un bene primario e i cambiamenti climatici ci insegnano che dobbiamo preservarla - sottolinea l'assessore all'ambiente della Toscana, Federica Fratoni - anche i cittadini devono fare la loro parte, e su questo fronte l'educazione fino dall'età scolare e la sensibilizzazione diventano essenziali".
Sulla stessa linea il presidente di Publiacqua, Filippo Vannoni: "Dietro l'acqua c'è un percorso che diventa sempre più difficile. Non basta più solo il risparmio: anche non inquinare diventa un vantaggio che diamo alle nostre fonti di approvvigionamento. Sono processi che ci impegniamo a far capire: nel 2017 ben 15mila ragazzi hanno partecipato ai progetti formativi di Publiacqua e Water Right Foundation. Per il 2018 l'obiettivo è arrivare a coinvolgerne 18mila".
Considerazioni non distanti da quelle del dottor Claudio Marcotulli, il medico idrologo che da 25 anni si occupa della qualità dell'acqua degli impianti di Montecatini Terme: "Nella storia dell’uomo il rapporto con l’acqua - scrive Marcotulli - è stato sempre fondamentale, in ambito sociale, con la nascita dei villaggi e delle città nei pressi di fiumi o corsi d’acqua; in ambito religioso, con innumerevoli luoghi legati alla presenza di acqua ritenute in qualche modo “miracolose”; in ambito terapeutico, dalla semplice detersione delle ferite, ai bagni ristoratori, all’assunzione di acque dotate di particolari proprietà medicamentose. Ma - continua il professore - quello che una volta era ritenuto magico acquista sempre di più una dignità scientifica, si studiano sempre di più le acque in base alle loro proprietà terapeutiche dovute alle caratteristiche biochimiche delle stesse, caratteristiche (residua fisso a 180°, pH, temperatura alla sorgente) che ci fanno suddividere le acque in oligominerali, minerali, termali (o ricche di sali minerali): acide o alcaline; calde o fredde".
"L’acqua - seguita Marcotulli - è molto più che un semplice alimento, è la base delle vita e può essere anche un potente strumento terapeutico. Gli uomini se ne sono accorti fin dai tempi più antichi. In ogni parte del mondo ci sono luoghi, ricchi di acqua, reputati “sacri” perché in grado di influire sul benessere di una persona. Molti di questi luoghi si trovano dove sono poi sorti degli stabilimenti termali, come per esempio Montecatini Terme: le cui acque sono ad esempio da sempre riconosciute come curative di tutta la patologia del tratto gastrointestinale. Finalmente però ci stiamo accorgendo della loro fondamentale funzione preventiva, che ci aiuta a mantenere sano il nostro corpo e di conseguenza la nostra mente".