E' stato uno dei più clamorosi casi politico-giudiziari della storia, scoppiato nella Francia della Terza Repubblica. Nel 1894 Alfred Dreyfus, ufficiale di origine ebraica impiegato presso il ministero della Guerra, fu accusato di aver rivelato segreti relativi alla difesa all'addetto militare tedesco a Parigi. Arrestato in ottobre, dopo un giudizio sommario Dreyfus fu degradato e condannato alla deportazione a vita nell'isola del Diavolo (Caienna). L'opinione pubblica francese, travolta da un'ondata di antisemitismo, dimenticò il caso finché, nel 1896, il comandante G. Picquart, nuovo responsabile dell'ufficio informazioni del ministero, riaprirà le indagini, persuaso della colpevolezza di un altro ufficiale francese, Esterhazy. Questi però, nonostante la debolezza delle prove a carico di Dreyfus, venne scagionato dal consiglio di guerra (1898).
In seguito al trasferimento punitivo di Picquart in Tunisia, Émile Zola pubblicò sull'Aurore un articolo divenuto poi famoso, dal titolo «J'accuse...!», a difesa di Dreyfus. Querelato, fu condannato a un anno di carcere e a 3000 franchi di ammenda. Poco dopo il colonnello Henry, autore di alcuni documenti falsi aggiunti al fascicolo di Dreyfus, fu scoperto e si suicidò. Giunta al governo la nuova coalizione di "difesa repubblicana", nel 1899 si tenne la revisione del processo, ma il consiglio di guerra confermò la colpevolezza di Dreyfus. Malgrado ciò Dreyfus fu graziato e reintegrato nel suo grado nel 1906. Alla fine la Cassazione in un secondo processo di revisione assolse definitivamente Dreyfus.
Lo spettacolo di Rosario Tarantola e Vittorio Pavoncello in scena sabato 25 al Teatro della Pergola di Firenze propone una rilettura della figura di Alfred Dreyfus e della spregevole macchina antisemita ordita contro di lui nella Francia dei primi del Novecento, emblematico preludio a quanto di lì a poco sarebbe accaduto nella Germania nazista. Un ruolo di primo piano in tutto l'affaire Dreyfus lo svolsero i nascenti mass media, all'epoca rappresentati da giornali e riviste che si divisero fra dreyfusardi ed antidreyfusardi.
L'opera oltre a riportare in forma teatrale parti degli atti dei due processi subiti da Dreyfus mostra in un percorso parallelo ciò che accadde ai discendenti sia di Dreyfus sia di Paty Du Clam il suo principale accusatore e ritenuto da E. Zola l'artefice di tutta la macchinazione antisemita. Il figlio di Paty Du Clam, Henry, andò nel 1944 a dirigere il Consiglio Generale per la Questione Ebraica per il governo di Vichy mentre la nipote di Dreyfus, Madaleine Levy, entrata nelle file della Resistenza francese morì ad Auschwitz nel 1943. Nell'incalzare del processo che tenne con il fiato sospeso la Francia della Belle Epoque s'innesta la vita di Madaleine presa dalla morsa nazista. Un crescendo di pregiudizi e di antisemitismo ma anche di smascheramento delle ipocrisie di un potere che sempre più vede nei media la sua propaganda e messa in discussione.
Dreyfus di Rosario Tarantola e Vittorio Pavoncello
Compagnia Avvocati alla Ribalta
Regia di Vittorio Pavoncello
25 gennaio ore 21.00
Teatro della Pergola, Via della Pergola, 18, Firenze
Informazioni:
pubblico@teatrodellapergola.com
Tel 055 22641
Prenotazioni:
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