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Giorno della memoria: la Toscana è "vaccinata" per il razzismo

Tantissimi gli eventi per ricordare gli orrori del Nazismo. Teatro, cinema, mostre in nome della Shoah

/ Costanza Baldini
Mar 27 Gennaio, 2015

Il 27 gennaio in tutto il mondo viene celebrato il "Giorno della memoria" per ricordare le vittime del nazifascismo. Sono trascorsi 69 anni da quando i soldati dell’Armata Rossa si trovarono dinanzi alla scritta ‘Arbeit Macht Frei’ che campeggiava sull’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz. La scritta ‘Il lavoro rende liberi’ apriva le porte dell’inferno al quale erano condannati ebrei, omosessuali, disabili, oppositori. Era il 27 gennaio del 1945 ed è questa la data scelta per celebrare, ogni anno, il Giorno della Memoria. Un’ occasione per ricordare la Shoah e gli orrori nazisti, ma anche per ribadire, ogni anno, la condanna della follia collettiva che ha segnato il Novecento.

A Firenze si è tenuta stamattina la seduta solenne del Consiglio Regionale, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha voluto così ricordare la giornata: "Grazie al lavoro importante che facciamo in Toscana con il treno della memoria, e facendo riunire 10 mila ragazzi di tutte le scuole medie superiori della Toscana al Mandela Forum di Firenze per il giorno della Shoah", "potremmo dire che nella nostra regione il livello di vaccinazione antirazzista fra le nuove generazioni ha raggiunto adesioni elevate. Non per questo possiamo o vogliamo allentare guardia. Il pensiero va ai tragici fatti di Parigi di qualche settimana fa - ha detto Rossi - durante i quali sono stati colpiti simboli importante della democrazia e della libertà di stampa e, non a caso, sono stati colpiti anche ebrei in un negozio kosher. Pare che ogni volta che in Europa riprendono i venti funesti del razzismo e dell'intolleranza gli ebrei e i loro simboli vengono immediatamente colpiti. Lì si riaccende antisemitismo".
Per il governatore "dobbiamo sentire il Giorno della memoria come un termometro di una ripresa dei venti dell'intolleranza, della volontà di oppressione e del razzismo". Secondo il governatore "oggi nel Giorno della memoria confermiamo l'impegno che dobbiamo saper rinnovare giorno per giorno, per rendere ancor più attuali valori democrazia, pace e libertà e anche per sostenere questi valori con quella coesione sociale e integrazione che finora la democrazia europea ha dimostrato di avere e a che noi spetta il compito di garantire anche in futuro".

Questa mattina, nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, quasi 200 studenti delle scuole secondarie di primo grado (Dino Compagni, Papini-San Brunone, Istituto salesiano e Scuole Pie) alla proiezione del film ‘L’Isola in via degli uccelli’. Diretto da Søren Kragh-Jacobsen, l’opera è basata sull’omonimo romanzo, parzialmente autobiografico, di Uri Orlev ed è ambientata nel ghetto di Varsavia nel 1943, con protagonista un ragazzino ebreo.

Mentre nell’atrio del rettorato in piazza San Marco, il rettore Alberto Tesi ha ricordato gli universitari fiorentini allontanati da aule e cattedre per le leggi razziali, deponendo una corona d’alloro sulla lapide a loro dedicata.

Alle 17 si svolgerà nel Memoriale di Santa Croce la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore del presidente della Repubblica ai deportati della provincia di Firenze nei lager nazisti: 28 i riconoscimenti, conferiti dal prefetto Luigi Varratta e dai sindaci dei Comuni coinvolti. Lo spazio ospita inoltre in questi giorni la mostra documentaria ”19381945. La persecuzione degli ebrei in Italia”, organizzata da ministero dell’Interno e Prefettura.

Alle 17 al museo del Novecento si discute de “La Shoah nell’arte” in una conferenza itinerante incentrata sul ruolo di Alberto Della Ragione a difesa degli artisti invisi al fascismo. Infine, alle 21.15 e alle 23 nell’ex manicomio di San Salvi, i Chille de la Balanza mettono in scena “Gli Artisti disturbano”, spettacolo-performance sulle storie di ebrei italiani deportati ad Auschwitz.

Infine il prossimo 25 aprile sarà presentato a Firenze il progetto per il "Polo della memoria" che negli spazi dell'EX3 ospiterà il memoriale italiano di Auschwitz e troverà casa a Gavinana nel Quartiere 3, accanto alla piazza intitolata a Gino Bartali, al quale il popolo ebraico ha attribuito il più grande riconoscimento per il suo impegno.

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