Tre preziose e antiche icone dell'arte russa dal 21 dicembre al 19 marzo 2012 saranno ospitate all'interno del Battistero di Firenze. Le opere provengono dalla Galleria statale Tretyakov di Mosca e finora non erano mai tornate in una chiesa dopo la loro musealizzazione avvenuta dopo la rivoluzione del 1917.
Si tratta della maestosa icona della ''Madre di Dio Odighitria'', realizzata alla fine del XIII secolo a Pskov, dell'icona della ''Ascensione'' del 1408, legata alla produzione artistica del maggiore pittore di icone della tradizione russa del santo monaco Andrej Rublev, e dell'icona della ''Crocifissione'', eseguita da Dionisij nel 1500.
In contemporanea, a Mosca, dal 19 dicembre al 19 marzo 2012, alla Galleria StataleTretyakov, saranno esposte due grandi opere di Giotto e della sua bottega. Stiamo parlando dei dipinti provenienti dall'Opera del Duomo di Firenze, ovvero la Madonna col Bambino del 1280-1290 e il Polittico di Santa Reparata.
L'operazione "In Christo" ha anche un profondo significato telogico e di affinità tra culture che partono dalla comune eredità bizantina: le icone, tra l'altro, saranno esposte nel Battistero sotto il mosaico del Cristo Pantokrator, testimonianza della dottrina ortodossa: la maestosa icona della Madre di Dio Odighitria, realizzata alla fine del XIII secolo a Pskov, l'icona della Ascensione del 1408, legata alla produzione artistica del maggiore pittore di icone della tradizione russa, il santo monaco Andrej Rublev, e l'icona della Crocifissione, eseguita da Dionisij nel 1500.
Le opere russe saranno a Firenze dopo aver compiuto migliaia di chilometri via terra e via mare: da Mosca, da dove partiranno il 5 dicembre, raggiungeranno il Baltico e quindi Lubecca e poi Firenze attraverso la Germania. Più agevole il viaggio delle opere di Giotto che arriveranno nella capitale russa con un volo da Francoforte. Così quello che per il presidente della Regione Enrico Rossi é uno "degli eventi culturali più importanti per l'Europa", per il vescovo Betori è un "incontro di arte e fede: "Quella che sarà realizzata nel Battistero non è un'esposizione, ma un'ostensione dopo che le tre opere sacre sono state segregate per anni in un museo".