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Giovanisì, duemila ragazzi al VerdiRossi: "E' servizio civile, non lavoro"

Partecipare a Giovanisì è prima di tutto un'esperienza di crescita. E la Regione investe 50 milioni nel biennio 2014-15 sugli adulti di domani

/ Redazione
Mer 29 Gennaio, 2014
Giovanisì

Al Teatro Verdi di Firenze è stata la giornata dedicata al servizio civile regionale targato Giovanisì. Un progetto della Regione Toscana che ha coinvolto dal 2011 a oggi ben 4mila giovani, tra i 18 e i 30 anni, e che lancia per quest'anno un bando da 16 milioni di euro rivolto alle 450 associazioni di volontariato e non solo che operano sul territorio e vogliono accreditarsi.

Il teatro è stato invaso pacificamente da oltre duemila giovani. Sul palco ad accoglierli c'era il presidente Enrico Rossi assieme a Caterina, Patrizio, Alessia e Matteo: quattro ragazzi che hanno raccontato alla platea del servizio civile svolto rispettivamente all'Arci di Pisa, al Comune di Arezzo, ad Oxfam Italia e alla Caritas di Pisa.

L'incontro è stata anche l'occasione per un botta e risposta serrato tra il presidente Enrico Rossi e i ragazzi seduti in teatro. Un modo diretto per spiegare ancora meglio il progetto Giovanisì, l'iniziativa regionale che lancia bandi di concorso su formazione, casa, fare impresa, tirocini e ovviamente il servizio civile. Il governatore ha subito chiarito di non voler vendere illusioni: “Dovete sapere che il servizio civile regionale non è un'esperienza di lavoro, che le 433 euro al mese per un anno non vi risolvono i problemi, magari vi danno un po' di autonomia ma finisce lì. Una cosa però è certa. Giovanisì vi permette di esercitare un diritto perché vi dà l'opportunità di crescita nel senso che vi fa uscire di casa e vi spinge a dare un contributo civico alla società”.

Non è certo, dunque, con Giovanisì che si trova un lavoro. Intanto però la Regione investirà 50 milioni di euro sui giovani nel biennio 2014-2015. E si aggiungono 80 milioni per il diritto allo studio. “Come c'è in Toscana non c'è da altre parti - assicura il presidente -, ma noi adulti abbiamo bisogno di ricostruire un rapporto con i giovani. Temo, infatti, che ci sia una grande frattura che va colmata”. Ecco, allora, l'obiettivo di Regione Toscana di coinvolgere con appositi bandi Giovanisì almeno tremila giovani all'anno. Per dare ancora più valore al senso civico degli adulti toscani del futuro. Per saperne di più: http://www.giovanisi.it/le-opportunita-per-servizio-civile/

 

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