Cultura/ARTICOLO

Gli abitanti del mare di Tano Pisano in mostra all'Accademia

Dal 6 al 29 Aprile 2011, Firenze, "PEIX" all'Accademia delle Arti del Disegno

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Tano Pisano, PEIX
L’Accademia delle Arti del Disegno inaugura il 6 aprile 2011, nelle sue sale espositive di piazza San Marco, la mostra “Peix” di Tano Pisano, a cura di Paola Cassinelli. Artista italiano di nascita, ma cosmopolita di formazione e residente in Spagna da oltre vent’anni, Pisano ha progettato una mostra nella quale espone pitture, sculture, ceramiche, incisioni e disegni, eseguiti dai primi anni novanta del secolo scorso fino ad oggi. Il tema indagato dall’artista è quello del mondo marino con i suoi abitanti, i “Peix” presenti con i loro differenti generi, colori, forme e misure, riconoscibile nel loro esasperato realismo, ma anche nella ricerca informale o astratta o nella divertente attenzione all’aspetto fisionomico caricaturale col quale lo stesso artista si autoritrae. Dopo lunghi anni di ricerca artistica effettuata in giro per il mondo, Tano porta a Firenze una mostra che ci permette di sviscerare, attraverso novanta opere circa, il percorso di un maestro che ha vissuto in maniera intensa gli eventi artistici internazionali del XX e del XXI secolo.

Nato a Lentini nel 1947, Tano Pisano consegue il diploma presso l’Istituto d’Arte di Catania nel 1964 e poi si trasferisce a Roma, dove studia all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Luigi Montanarini, Franco Gentilini e Mino Maccari. Nel 1965 Lara Vinca Masini lo vuole in una sua collettiva presso la Galleria Numero e l’anno successivo espone alla Galleria de Paris in via Margutta a Roma. Sono numerosi i suoi esperimenti nell’utilizzo della pittura come terapia e forma d’espressione presso le case di cura psichiatriche di Gorizia, Schlevig-Holstein (Germania Occidentale) e Upsala (Svezia). Nella metà degli anni settanta si trasferisce in Danimarca e inizia a lavorare come designer per la ILLUM a Copenaghen ed esegue i murali nel monumento nazionale danese la Den Gule Cottage a Klampenborg costruita dall’architetto Bindesboll. E’ del 1978 la sua partecipazione alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Parigi con il Billdestoffteather. Nonostante abbia continuato a lavorare e sperimentare tecniche differenti fino alla metà degli anni novanta, Tano Pisano decide di non sottostare alle leggi del mercato e sceglie di realizzare opere d’arte solo per committenti selezionati, guadagnandosi da vivere con un mestiere altrettanto creativo quale quello della culinaria. Apre un piccolo ma raffinatissimo ristorante a Copenaghen, frequentato per la particolarità dei suoi piatti dalla stessa regina. Inquieto e curioso comunque non si ferma e si trasferisce in Francia, viaggia in Germania e arriva per caso sulle coste della Spagna settentrionale per trascorrere una breve vacanza ma, al momento di ripartire, cambia idea e sceglie la Catalogna come patria. Llafran, Palafrugell, Girona, Barcellona, diventano i luoghi delle sue ispirazioni ed esposizioni. Numerose personali si alternano tra la Spagna, Francia, Danimarca, Germania e Italia. Nel 2004 esegue il murale in ceramica al Grosse Eschenheimer Strasse di Francoforte e nello stesso anno inizia il lungo progetto, conclusosi nel 2006, della Cappella votiva nella Chiesa di Sant Martì a Parafrugell dove pitture, ceramiche, vetri, ferro battuto, sculture si fondono realizzando un ambiente di grande suggestione.
Nel 2007 è in Italia, prima al Museo Michetti di Francavilla al Mare (Chieti), nella collettiva “Oltre l’oggetto: Morandi e la natura morta oggi in Italia” e in seguito a Lucca, presso la Fondazione Ragghianti, con “L’alibi dell’oggetto: Morandi e gli sviluppi della natura morta in Italia”.
Quest’anno Tano Pisano decide di tornare in Italia scegliendo una città difficile, che comunque conosce bene, dove non mancano gli artisti, ma nemmeno i critici, una città che vive da sempre sulla cultura e rappresenta in ogni sua peculiarità il mondo dell’arte. Giotto, Masaccio, Leonardo, Michelangelo solo alcuni nomi di artisti che sono cimentati e confrontati con Firenze. Firenze che ha ispirato alla metafisica Giorgio de Chirico in una giornata di sole in piazza Santa Croce e che ha visto rinascere Cimabue dopo la terribile alluvione del 1966. Tano porta a Firenze un tema nuovo per la città il Pesce, anzi i catalani Peix, che vengono indagati in tutte le loro particolari caratteristiche, forme, colori, fisiognomiche, vengono analizzati nell’iperealismo o nell’astrattismo delle linee e delle trasparenze, vengono studiati nella silente compostezza dei loro equilibri. Una mostra da non perdere per la sua curiosa capacità di fondere stili e tendenze del passato, riconducibili alle più disparate tradizioni e fonti culturali, senza trascurare l’aspetto ludico ed estetico dell’arte, troppo spesso dimenticati nei secoli recenti.

La mostra è accompagnata da un bel catalogo (Edizioni Polistampa, pp.120) con testi di Domenico Viggiano, Paola Cassinelli e Tano Pisano.

Tano Pisano
PEIX
a cura di Paola Cassinelli
Firenze, Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno
Ingresso da via Ricasoli 68
6 - 29 Aprile 2011

Orario: 9.00-13.00 / 17.00-19.00; domenica 10.00 -13.00; lunedì giorno di chiusura
ingresso libero
Per informazioni: www.aadfi.it, tel + 39 055 216261

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