Un salto nel Medioevo in provincia di Arezzo. Ha preso il via a Stia la ventunesima Biennale Europea d’Arte Fabbrile, rassegna dell’artigianato completamente dedicata al ferro battuto ed organizzata dal Comune di Pratovecchio Stia e dell’Associazione Autonoma per la Biennale d’Arte Fabbrile.
Il percorso si snoda lungo gli stand della mostra allestiti all’interno dello Storico Lanificio di Stia, esempio di archeologia industriale, che si propone sempre più come un centro di diffusione dell’arte e della cultura e che ospiterà a breve anche il Museo del Ferro Battuto.
“Il Museo del Ferro Battuto vuole rappresentare la sintesi di quasi 40 anni di storia della manifestazione e un punto essenziale di ripartenza verso un futuro della Biennale sempre più legato alla compenetrazione tra forgiatura, arte e design - sottolinea il sindaco di Pratovecchio-Stia, Nicolò Caleri - È destinato a divenire componente importante dell’offerta turistica e culturale del nostro territorio, estendendo all’intero arco dell’anno la possibilità per il turista di apprezzare il legame di questo territorio con l’arte fabbrile e tutto l’artigianato artistico”.
Con oltre 60 espositori e 200 fabbri, la Biennale di Stia si conferma il più importante appuntamento del settore a livello europeo, offrendo uno straordinario momento di confronto ad artigiani di tutto il mondo che continuano a mantenere ben salda la tradizione del ferro battuto.
Quattro giorni tra artigianato, arte e design con un appuntamento clou: il campionato del mondo di forgiatura che vedrà, nelle tre ore a disposizione, i fabbri in gara per la conquista del titolo iridato, individuale e a squadre. I concorrenti dovranno realizzare opere su un tema assegnato che, per l’edizione 2015, è Maschere e Burattini. I lavori eseguiti saranno giudicati da una Giuria Internazionale presieduta dal Prof. Antonio Natali, già Direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze e composta da autorevoli esperti del settore e d’arte.
Maggiori informazioni su www.biennaleartefabbrile.it
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