Cultura/ARTICOLO

Gli immigrati di oggi come "eroi" del Rinascimento

Una mostra multimediale il 4, 5 e 7 giugno nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio a Firenze

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
ritratti
I ritratti dei grandi personaggi del Rinascimento, accolti agli Uffizi, Palazzo Pitti o altri musei fiorentini, 'reinterpretati' attraverso i volti degli immigrati di oggi. Questo il filo conduttore di una mostra multimediale, promossa dal Comune di Firenze, che Palazzo Vecchio offre in dono agli stranieri residenti in città nel cinquecentenario della morte di Amerigo Vespucci.

La rassegna 'Il nuovo nuovo mondo' sarà accolta il 5, 6 e 7 giugno nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio ed il ricavato sarà devoluto alle famiglie di Samb Modou e Diop Mor, i due senegalesi uccisi nel dicembre scorso a Firenze: nel suo ambito, grazie all'obiettivo di Mark Abouzeid, agli abiti cuciti da Diana Ferri e al make up curato di Paolo Manciocchi, alcuni dei protagonisti dei 'secoli luminosi' rivivono oggi in foto e video, reinterpretati da immigrati che a Firenze risiedono e lavorano.

Così Lorenzo Dé Medici assume le fattezze del rapper nero Dre Love, che viene dalla moda e ha lavorato con molti grandi della musica italiana, da Irene Grandi agli Almamegretta. Savonarola ha il volto di Mihaly Gera Bela, ebreo ungherese che a Firenze gestisce un ristorante. Pietro Aretino ritratto da Tiziano avrà la faccia di Antonio Roldan Villafan, ex calciatore messicano e couchsurfer che in tre mesi ha ospitato a Firenze oltre cento stranieri. Lo stesso Mark Abouzeid diventerà Amerigo Vespucci, mentre due gemelle russe che arrivano dalla scuola internazionale interpreteranno il 'Ritratto di donna' del Pollaiolo.

Sempre nell'ambito delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Vespucci, sono state presentate le iniziative nate dalla collaborazione tra Comune di Firenze, consolato americano di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Association of American College and university programs in Italy: si tratta di una serie di incontri per discutere di cultura americana, concerti, mostre d'arte ', il tutto raccolto sotto il titolo "Amerigo e America", ed in corso fino al prossimo febbraio.


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