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Gli ultimi butteri di Alberese: un antico mestiere a rischio scomparsa

I guardiani di bestiame a cavallo tipici della Maremma sono rimasti in pochi: si fatica a trovare dei giovani pronti a portare avanti la tradizione

/ Redazione
Ven 24 Agosto, 2018

Quello del buttero, il guardiano di bestiame a cavallo, è un mestiere antichissimo che oggi rischia l'estinzione. La tradizione, che si tramanda da secoli in centro Italia e il particolare in Maremma, fatica infatti a trovare giovani che la portino avanti.
A raccontarlo sono gli stessi butteri dell'ente pubblico Terre Regionali Toscane, una delle ultime realtà a puntare con convinzione su questa attività che resiste, quasi immutata nel tempo, ad Alberese, tra mandrie di animali bradi, pineta, bosco e pascoli naturali.

Qui sono quattro i mandriani che lavorano in azienda, su un territorio di circa 4mila ettari. Ogni giorno, in tutte le stagioni, sono incaricati di occuparsi di circa 500 bovini allo stato brado: tori e vacche maremmane. Abilissimi a cavallo e nella gestione degli animali, sorvegliano e curano il bestiame come accade da generazioni, portando avanti un tipo di allevamento libero e proprio per questo molto faticoso da gestire.

A raccontare la loro giornata tipo è Stefano Pavin, 53 anni, capo-buttero: "La mattina partiamo alle 7 a cavallo fino a mezzogiorno e poi torniamo tre pomeriggi a settimana per altre mansioni. Io sono appassionato del mio lavoro, tanto che non lo definirei nemmeno tale, ma la verità è che è faticoso, non stacchi mai, pensi sempre all'animale che dovrà partorire, a quello che va curato. Questo dà soddisfazioni ma in questo periodo storico trovare personale che tutti i giorni monti a cavallo e segua vacche e tori non è semplice. Diversi alla fine vanno via. Qui abbiamo cambiato almeno una quindicina di persone in 20 anni".

Una dinamica confermata anche dal responsabile del settore zootecnico, Alessandro Zampieri: "Che io sappia siamo rimasti solo noi a farlo tutti i giorni, come una volta. Esistono altre realtà, diverse nel Lazio, in cui ci sono butteri che lavorano con il bestiame, ma non in maniera così intensiva".
Questa piccola comunità di recente è stata al centro del documentario 'Gli Ultimi Butteri', diretto da Walter Bencini, e nel 2011 anche il New York Times gli ha dedicato un articolo.

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