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Grand Tour dei sapori d'Europa Toscana capofila ad Expo 2015

Due giorni di eventi a fine settembre a Milano per EuroMeeting, l'evento organizzato dalla Regione incentrato su turismo sostenibile e identità dei territori

/ Redazione
Gio 10 Settembre, 2015

Sarà l’Expo di Milano la cornice che ospiterà l’edizione 2015 di Euromeeting, l’evento di discussione e confronto organizzato dalla Regione Toscana che avrà – come punti cardine – il turismo sostenibile in Europa, l’identità dei territori e la diffusione delle conoscenze e delle tradizioni enogastronomiche. L’appuntamento è per il 29 e 30 settembre: l’apertura è prevista al Palazzo delle Stelline, alle ore 15, alla presenza dell’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo e del sottosegretario del ministero di cultura e turismo Francesca Barracciu. Interverranno al seminario anche Silvia Costa per il Parlamento Europeo e il capo della delegazione UE presso il Consiglio d’Europa Luisella Pavan-Woolfe.

 “Abbiamo deciso di inserire Euromeeting dentro la cornice di Expo – ha spiegato l’assessore Ciuoffo – perché i temi generali che ne stanno alla base, alimentazione e nutrizione, sono strettamente collegati con il turismo, la sostenibilità, le produzioni alimentari, la distribuzione delle specialità gastronomiche. Elementi – continua l’assessore – qualificano la Toscana facendone così fattore di richiamo turistico”.

 Il 30 settembre Euromeeting si trasferirà dentro Expo, con un convegno all’interno del Padiglione Europa. L’inizio dei lavori è previsto con l’intervento del vicecommissario della Commissione Europea per Expo Giancarlo Caratti di Lanzacco. Proprio nella giornata di chiusura dell’evento sarà dibattuto e analizzato il tema 2015 della manifestazione, che quest’anno è dedicata al “Grand Tour dei sapori d’Europa”, progetto finalizzato alla creazione di itinerari culturali, seguendo le tracce dei prodotti tipici, attraverso i luoghi che li raccontano. Si tratta infatti di un vero e proprio prodotto turistico per le 30 regioni che fanno parte della retre di NECSTouR di cui la Toscana è capofila.

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Protagonisti saranno quindi il “pane”, alla base di ogni tradizione gastronomica, le acque, minerali e termali, delle quali è ricca l’Europa, il vino, l’olio e la cioccolata ma anche la birra, prodotto legato al mondo anglosassone ma che sta conquistando, anche dal punto di vista della produzione, le aree mediterranee. Non mancheranno neppure la pasta, simbolo dell’Italia, le carni e il pesce, dai mari del Nord fino al Mediterraneo, i formaggi, la frutta, le verdure, i dolci e infine i liquori, con le migliori tipicità dei distillati. Insomma, un patrimonio enogastronomico che diventa patrimonio culturale attraverso il quale raccontare popoli e territori.

In questo quadro la Regione Toscana porterà a Milano uno dei suoi progetti di punta, Vetrina Toscana, realizzato insieme a Unioncamere e Confesercenti per promuovere la rete di ristoranti e negozi di alimentari che utilizzano prodotti tipici del territorio. Una rete che conta, ad oggi, circa 1000 ristoranti e 300 botteghe alimentari aderenti.

“Durante la due giorni – ha ricordato Ciuoffo – abbiamo previsto un momento in cui i progetto in cui i protagonisti saranno chef e produttori, un picoclo assaggio di Vetrina Toscana e delle sue enormi potenzialità, un esempio concreto di quanto sia accattivante per il consumatore abbinare la scoperta di luoghi suggestivi e siti culturali di grande pregio alla degustazione di cibi e vini prestigiosi”.

 “Le azioni del progetto Vetrina Toscana– ha spiegato il presidente di Unioncamere Toscana Andrea Sereni – sono pensate per promuovere e valorizzare gli accordi integrati tra distribuzione, ristorazione di qualità e imprenditori agricoli di prodotti tipici ma anche per far conoscere le particolarità e le specifiche identità territoriali della Toscana. Abbiamo cercato di rispondere anche all’interesse crescente dimostrato dai visitatori italiani e stranieri per le mete turistiche che corrispondono anche ai luoghi di origine dei prodotti tipici – ha chiosato Sereni - avviando un circolo virtuoso che pone al suo centro non tanto il turismo di massa ma una sorta di nicchia composta da coloro che vanno alla ricerca di legami tra territorio e cultura, un valore pregnante del nostro territorio”.

 

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