Non c’è stata la corsa al regalo last-minute. Il maltempo ha compromesso gli acquisti e le previsioni fatte da Confesercenti si sono purtroppo avverate. La flessione degli acquisti natalizi è stata mediamente del 7,1% con punte più alte in alcune città della regione e particolarmente nel settore dell’abbigliamento ora in attesa anche dell’avvio della campagna dei saldi invernali. In Toscana questa scatterà formalmente il 6 gennaio e secondo l'ufficio studi della Confesercenti dovrebbe portare le famiglie a spendere una media di 450 euro, che va a incidere per il 20% sul fatturato del settore.
Il primo consuntivo sui dati evidenzia come gli unici settori che hanno resistito al crollo durante in periodo natalizio siano stati quello dell'editoria rimasto stabile e quello dell'elettronica di consumo, che ha registrato un +1% (inferiore a quanto previsto in precedenza). Si riconfermano in negativo, invece, l'abbigliamento e le calzature (-12%); i mobili, l'arredamento e gli elettrodomestici (-15%); la profumeria e la cura della persona (-5%); Si sono salvati solo i giochi, i giocattoli e lo sport (+2%) e gli alimentari sostanzialmente stabile (-1%).
"Anche il 2010, dopo un 2009 negativo - sottolinea Massimo Vivoli Presidente regionale di Confesercenti e di Rete Imprese Italia - la crisi che ha colpito le famiglie ha fortemente penalizzato i consumi al quale si è aggiunta una stagione autunno-inverno disastrosa sul piano climatico che ha bloccato, a causa del caos determinato dalla neve lo shopping proprio negli ultimi giorni precedenti al Natale .
Di conseguenza, lo stock di invenduto dei negozi (quest’anno è disponibile un vasto assortimento di ottima qualità) è a disposizione dei saldi . "Quindi - aggiunge Massimo Vivoli - l'offerta ampia e gli sconti interessanti che saranno praticati dovrebbero spingere molti clienti ad acquisti intelligenti”.
Nella categoria c’è grande attesa al punto che in molti casi si è già aperta un’offerta rivolta alla clientela fidelizzata.
"Ma tutto ciò, aggiunge il Presidente di Confesercenti - non deve distoglierci dall’esigenza di una riorganizzazione complessiva del sistema dei Saldi, che non può che avere una cadenza unica nazionale che non sia troppo vicina alle festività natalizie”. Del resto le istituzioni nel legificare su queste materie debbono considerare che le pmi, specie in Toscana, nelle loro peculiarità assicurano la tenuta dei livelli di occupazione e contribuiscono alla crescita del PIL.
Il budget delle famiglie per i le spese natalizie e per i saldi, infatti, è sempre più ridotto dal concentrarsi proprio in questo periodo dei rincari dei servizi, rate, mutui e bollette varie. Pesa infine clima di sfiducia dovuto al perdurare della crisi economica e politica che caratterizza il Paese. Alla luce di questo andamento si rendono più che mai urgenti secondo Massimo Vivoli "misure tese a risollevare i consumi, a partire proprio da manovre strutturali, che, attraverso un sostegno ai bilanci delle famiglie (attraverso una detassazione della tredicesima mensilità e dei redditi più bassi), rilancino la domanda interna e rimettano in moto un'economia che, purtroppo, è ancora lontana dal superamento della crisi".
Made in Toscana/ARTICOLO
Grande attesa per saldi: 450€ spesa prevista per famiglia
Secondo le previsioni di Confesercenti dopo il calo del 7% delle vendite natalizie ci sarà una ripresa
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