Via libera al 730 precompilato. Il famoso modulo per la dichiarazione dei redditi sarà infatti disponibile per il download dal 15 aprile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Sulla carta questo modello dovrebbe aiutare i cittadini a relazionarsi con questa scadenza, ogni anno temuta per le difficoltà che può generare. Per quanto infatti grande maggioranza delle persone disponga di un conto online, sono molti coloro che hanno difficoltà ogni anno a reperire le informazioni da inserire nel 730, o che non sono così ordinati da averle sempre a portata di mano.
Un documento più facile da compilare
Nel nuovo 730 precompilato, i cittadini troveranno già le informazioni che il Fisco possiede riguardo alla nostra situazione finanziaria, comprendente rendite catastali degli immobili, familiari a carico, entità degli stipendi, spese causate da mutui e ristrutturazioni, e altre informazioni. In tal modo si evita di dover ripresentare ogni volta dati invariati, e quindi già in possesso dell’Agenzia, al fine di rendere più veloci le procedure. Tuttavia vi sono dei dubbi.
Per il 2015 infatti il modello 730 non presenterà i dati relativi alle spese mediche, che saranno inseriti solamente fra un anno. Non è un dato di poco conto, se si tiene presente che il 70% dei contribuenti fa il 730 per recuperare le cifre spese in ambito sanitario. Si può quindi vedere quella che verrà come la prova generale, in attesa di mettere alla prova il 730 precompilato nel 2016. Si stima infatti che 2 modelli su 3 saranno da correggere.
Due modi per redigere il 730 precompilato
Dopo aver scaricato il relativo modello 730 precompilato si hanno due possibilità: compilarlo in autonomia, oppure chiedere aiuto (ovviamente a pagamento) ad un Caf o ad un professionista abilitato. Nel caso si decida di fare tutto da solo, bisognerà richiedere un codice pin per poter compilare il documento. In questo modo si dialoga direttamente con il Fisco, evitando di far ricorso ad intermediari. In caso di conferma dei dati contenuti nel modello precompilato si eviterà anche qualsiasi forma di controllo.
Per chi non fosse molto abile coi conti, è invece possibile rivolgersi ad un professionista privato o ad un Caf. In questo caso però, viene introdotta una novità: in caso di errori nella compilazione del 730, la responsabilità non sarà più del contribuente ma dell’intermediario, che si accollerà anche le relative sanzioni. Quest’ultimo poi avrà anche il dovere di conservare la documentazione, nel caso gli venga richiesta per esibizione dal Fisco.
Sebbene l’idea sia ottima, il nuovo modello 730 precompilato presenta sia luci che ombre. Ma sarà meglio giudicarlo nel 2016, quando implementerà tutte le funzioni necessarie.