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Guide turistiche: "no a liberismo"Protesta per la tutela professionale

E' prevista per il 14 marzo una mobilitazione di protesta per la difesa della professione di guida turistica

/ Redazione
Gio 13 Marzo, 2014
Turisti

"No alla guida nazionale, no al liberismo selvaggio e senza regole della nostra professione'': è questo in sintesi il messaggio dato giovedì 13 marzo dalle guide turistiche della Toscana che hanno promosso un'iniziativa di protesta per venerdì 14 "per la tutela della propria professione e del patrimonio culturale italiano contro l'art.3 della legge 97/2013". Le guide turistiche della Toscana parteciperanno ad una mobilitazione che si terrà a Firenze, in piazza della Repubblica, alle ore 16 e che farà seguito a quella che in mattinata si svolgerà a Pompei, alle 8,30, in piazza Porta Marina Inferiore per la tutela della professione e del patrimonio culturale italiano. In particolare ciò che viene contestato è che a tre mesi dall'entrata in vigore della nuova legge in materia, mancano le direttive su quali siti necessitino di un'abilitazione specifica, cosa che comporta un sostanziale abbassamento del servizio offerto al turista un possibile svilimento della professione.

Come spiega Federagit Confesercenti: "La legge Europea n.97 approvata il 6 agosto 2013 dal Parlamento italiano prevede all'art. 3 che l'abilitazione alla professione di Guida Turistica sia valida su tutto il territorio nazionale, eliminando la "specificità culturale italiana", vale a dire la specializzazione per ambiti territoriali provinciali o regionali che la vastissima ricchezza dei Beni Culturali della Nazione impone. La legge stabilisce che la qualifica professionale di guida conseguita da un cittadino dell'Unione Europea in un altro Stato membro abbia efficacia su tutto il territorio nazionale". Secondo Federagit, "l'istituzione della "Guida Nazionale" favorisce l'illustrazione professionale dei nostri Beni Storici e Culturali da parte di soggetti provenienti dai Paesi europei del tutto privi di competenze specifiche, danneggiando il consumatore e l'economia dello Stato italiano che verrà privato del gettito fiscale e contributivo derivante dall'espletamento delle visite guidate da parte dei professionisti italiani e stranieri regolarmente abilitati in Italia".