Bagni di Lucca può vantare un’antica tradizione termale, già conosciuta nel Medioevo e nel Rinascimento. Nel corso dei secoli e soprattutto nel Seicento e nel Settecento, mentre i giovani rampolli delle famiglie aristocratiche europee giungevano in Toscana per i canonici viaggi di formazione, la località garfagnina divenne meta ambita dei più bei nomi della cultura e dell'arte. La fama dei bagni di Lucca si rafforzò a partire dal governo di Elisa Baciocchi Bonaparte, che intese promuovere il centro termale come località di villeggitura, vocazione che si rafforzò nel corso dell’Ottocento, sempre nel segno di un turismo qualificato e colto. Lo stesso Henry James, raffinato scrittore e critico statunitense, autore del celeberrimo Ritratto di Signora, scrisse a proposito dei Bagni Caldi alla fine dell’Ottocento: “Questi nuovi mezzi di trasporto danno la possibilità di accedere più rapidamente alla profondità boscosa di Ponte a Serraglio e ai bagni caldi, ma nello stesso tempo cancellano un’altra epoca, quella dei vecchi ballonzolanti calessi della stagione granducale e di quella piccola società cosmopolita immersa in un’atmosfera arcadica e relativamente primitiva (...) Dopo aver attraversato il Serchio passammo nella valle della Lima, incantevole e amabilmente tortuosa, densa di ombre. Fu a questo punto che mi sembrò di rimontare la corrente del tempo, figurandomi cosa dovettero essere i giorni d’estate, le escursioni e i sogni di questa stagione in quei piccoli e dispersi ostelli, nelle modeste locande, nelle pensioni e in altri luoghi di questo genere, raggruppati dove l’amichevole torrente viene scavalcato da un ponte, oppure dove i ripidi pendii ricoperti di boschi si prestano allo scopo.”