Da venerdì 26 ottobre 2018 ad aprile 2019 si apre una stagione teatrale ricca di appuntamenti al Teatro Comunale di Antella. Torna il fortunato ciclo “I Capolavori”, questa volta dedicato al “De rerum natura” di Lucrezio. Tredici appuntamenti per indagare profondità e sfumature del caposaldo della cultura da cui ha preso vita il Rinascimento attraverso le interpretazioni di Marco Toloni (venerdì 26 e sabato 27 ottobre), Silvia Guidi (venerdì 23 e sabato 24 novembre), Riccardo Massai (venerdì 21 e sabato 22 dicembre) Monica Demuru (venerdì 25 e sabato 26 gennaio), Gianluigi Tosto (venerdì 22 e sabato 23 febbraio), Valentina Banci (venerdì 22 e sabato 23 marzo ).
Appuntamento speciale il 25 gennaio alle 18.30, l’incontro all’insegna della divulgazione scientifica con un ospite il geologo Mario Tozzi, volto noto anche per i suoi interventi all’interno di programmi tv come Geo&Geo o Atlantide. Sarà un pomeriggio all’insegna degli studi sulla Terra e la sua morfologia, proemio ideale per un personale ed approfondito sguardo sul capolavoro lucreziano.
Altro fiore all'occhiello della stagione, il ciclo di incontri curato dal giornalista e critico teatrale Roberto Incerti “Sei brillanti: quando il teatro fa furore”, che vedrà la presenza di Paolo Hendel (9 novembre), Sandro Lombardi (30 novembre), Carlo Conti, Alessandro Benvenuti, Manuela Kustermann (8 marzo), Maurizio Scaparro (29 marzo). Il titolo di questa mini-rassegna di interviste dal vivo vuole essere un omaggio al teatro di Paolo Poli, che in passato è stato protagonista di un memorabile incontro proprio al Teatro Comunale di Antella. O
Torna anche “Effetto Placebo”: dal 2013 il Coordinamento Teatro come Differenza (TcD) – cinque compagnie residenti e cinque registi (Arbuscon di Francesca Sanità, Arte in Corso di Marilena Manfredi, EsTeatro di Paolo Biribò, Teatro 334 IsoleComprese di Alessandro Fantechi, Sfumature in Atto di Daniele Giuliani) - che realizzeranno spettacoli e progetti teatrali collettivi con l’obiettivo di rinnovare il senso di un teatro sociale. Inaugura l'8 novembre “Manifesto”, progetto di Alessandro Fantechi ed Elena Turchi, produzione Isole Comprese Teatro. A seguire: “CONTAMI IN AZIONI - Interazioni fra teatro e servizi di salute mentale” – convegno (giovedì 29 novembre ore 9), “Diario di un musicoterapeuta la forza terapeutica, sacra e popolare della musica” (giovedì 13 dicembre), “Woyzeck – ogni uomo è un abisso” (giovedì 10 gennaio), “Funamboli Fluttuanti” (giovedì 7 febbraio), “L’attore è un reattore” (laboratorio, giovedì 7 marzo), e infine "Ruben" (giovedì 4 aprile).
Spazio anche alle nuove generazioni teatrali, grazie a “4 5 6 Drammaturgiacontemporanea”, l’occasione per presentare al pubblico una selezione di proposte di giovani autori italiani, fornendo un’occasione per mostrare il loro talento. Questa nuova rassegna nasce in collaborazione con il direttore artistico del Festival Internazionale Tramedautore, Michele Panella, che per l’occasione ha fornito una selezione di titoli di drammaturghi emergenti. Un’ulteriore selezione è stata poi realizzata da Riccardo Massai che ha scelto quattro titoli da attribuire a giovani attori del territorio fiorentino al fine di realizzare delle letture spettacolarizzate delle opere.
Tra gli spettacoli in programma, da segnalare inoltre domenica 27 gennaio “Lettera alla madre” dal romanzo di Edith Bruck con Alessandra Bedino musica dal vivo di Claudia Bombardella adattamento e regia Alessandra Bedino. Lo spettacolo racconta la storia della scrittrice ungherese Edith Bruck, che nel 1988, al culmine della sua carriera di scrittrice e regista, inizia a scrivere una lettera a sua madre, morta ad Auschwitz nel lontano maggio 1944. Un atto d'accusa e una disperata richiesta d'amore. Lite e riconciliazione, ribellione e preghiera. Cinquant'anni dopo.
E infine sabato 2 febbraio “Gesti & Gestacci” di e con Alberto Severi, dalla "labbrata" al pugno chiuso nei cortei, dal girare col dito il dischetto per comporre i numeri di telefono al "gesto dell´ombrello". Una esilarante e insieme nostalgica ricognizione fra i gesti che vanno scomparendo o sono ormai scomparsi, e che pure facevano la nostra vita più teatrale e dunque paradossalmente più vera.
Per informazioni:
www.archetipoac.it
[it_mappa]