Cultura/ARTICOLO

Hitchcock visto da Sandro Fogli Un libro sul maestro del thriller

Lo scrittore indaga il rapporto del regista con la critica

/ Elisabetta Vagaggini
Mar 10 Dicembre, 2013
Alfred Hitchcock
Il rapporto di Alfred Hitchcock, il re del thriller, con la critica, è raccontato nel libro di Sandro Fogli “Hitchcock e la vertigine interpretativa”, (Romano Editore, Firenze, 2010), che interverrà in Mediateca di Fondazione Sistema Toscana venerdì 24 Febbraio, alle ore 17.30, introdotto dal giornalista e scrittore Enrico Zoi.

Un Hitchcock poco amato dalla critica fino alla metà degli anni '50, quello raccontato da Fogli. Specialmente a Hollywood, dove il regista inglese si trasferisce nel 1940 e dove ottiene i suoi primi successi – basti ricordare che Rebecca, la prima moglie vince l'Oscar come miglior film proprio nel 1940 - sembra essere considerato più un intrattenitore che un vero autore. Sarà la critica francese a rivalutare il lavoro di Alfred Hitchcock e ad accreditarlo come autore cult, dopo film come "Psyco" e "La finestra sul cortile". Da allora la critica hitchcockiana angolamericana, che arriva in ritardo di circa un decennio rispetto a quella francese, sembra essere inarrestabile, quasi a voler risarcire il regista per la mancata considerazione dei primi anni.

“Il mio scopo – scrive Sandro Fogli nella prefazione – è proprio quello di rendere conto della singolarità di quest'ormai inarrestabile percorso critico al quale Robin Wood ha dato il via. Affrontando problemi di identificazione e punto di vista (in stretta relazione tra loro) e di strategia di trame (Hitch ruota sempre attorno alle stesse tematiche), il teorico inglese ha posto le basi su cui poi Spoto e Taylor, ad esempio, hanno steso le loro vere e proprie celebrazioni. (...) Nonostante il percorso si presentasse già abbastranza impervio, ho cercato, laddove mi sembrava possibile, di arricchire le teorie di questi studiosi del mio punto di vita, talvolta sfruttando i loro stessi metodi di indagine, talvolta limitandomi a dire la mia su quella o su qull'altra questione”.

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