Rivedere il movimento dei Macchiaioli alla luce della loro modernità, del loro essere ribelli alle regole accademiche e a ogni convenzione. Questo il cuore della grande mostra “Signorini, Fattori, Lega e i Macchiaioli del Caffè Michelangiolo. Ribelli si nasce”, aperta dal 21 novembre al 6 aprile del prossimo anno al Lucca Center of Contemporary Art.
L’approccio verso il cambiamento e il desiderio di non rimanere indietro rispetto alle evoluzioni culturali di altri paesi ha animato il gruppo dei macchiaioli a partire dal 1856, quando a Firenze i giovani artisti che frequentavano il Caffè Michelangiolo di via Larga – punto di ritrovo vicino all'Accademia di Belle Arti – percepirono la necessità di confrontarsi con i colleghi europei, in particolare con i francesi.
La mostra ripercorre le fasi della nascita e dell’evoluzione del movimento rileggendolo con un’ottica alternativa e attuale attraverso quaranta capolavori di artisti tra cui Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Giuseppe Abbati, Cristiano Banti, Giovanni Boldini, Odoardo Borrani, Vincenzo Cabianca, Vito D’Ancona, Raffaello Sernesi provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private.
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Lavori dipinti dal vero da cercatori di luce e di verità, di colori e di vita vera, che anteponevano la sperimentazione artistica al proprio interesse e che riscriveranno la storia del secondo Ottocento italiano. “Ribelli si nasce quindi – sottolinea uno dei curatori, Stefano Cecchetto – per impeto, per passione, ma anche e soprattutto per un effetto della ragione. Questi artisti, dopo aver intuito in maniera limpida la visione della realtà, hanno saputo restituirla attraverso sottilissime reazioni che dichiarano una lungimirante modernità”. Tra le opere più suggestive in mostra anche il dipinto di Giuseppe Abbati “Interno di campanile” proveniente dai Musei Civici Fiorentini, che sarà visibile per la prima volta dopo il restauro finanziato interamente dal Lu.C.C.A..
Per informazioni: http://www.luccamuseum.com