Cultura/ARTICOLO

I musei civici fiorentini cambiano volto

Oltre 4 milioni di euro per migliorare i servizi di accoglienza

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Salone-dei-Cinquecento
Sono partiti nelle scorse settimane i nuovi servizi aggiudicati tramite gara con un investimento di oltre quattro milioni di euro che prevedono una migliore accoglienza, la riorganizzazione degli orari e offerte aggiuntive per il pubblico quali casse informatizzate che consentono il pagamento con bancomat, guardaroba e assistenza alla visita. A vincere la gara (alla quale si sono presentati cinque concorrenti) è stata l’Ati (Associazione temporanea di imprese) fra C.I.S. (Cooperativa Italiana Servizi) di Firenze, Verona 83 scrl di Verona, Teleart srl di Verona e Munus spa di Roma. L’importo complessivo di aggiudicazione è di 4.296.963,60 euro, con un risparmio sulla somma a gara di circa 600 mila euro.
Il servizio di custodia dei musei civici era svolto finora da una ventina di persone, dipendenti del Comune, ai quali si aggiungevano una cinquantina di altre persone dipendenti da ditte esterne. I custodi sono distribuiti nelle diverse sedi museali e gestiscono le casse di Palazzo Vecchio, museo Bardini, Cappella Brancacci, Fondazione Salvatore Romano e museo di Santa Maria Novella. Gli attuali custodi ‘esterni’ sono stati riassorbiti dal nuovo datore di lavoro, così come previsto nella clausola di salvaguardia appositamente inserita nel bando di gara. In più l’Ati ha anche assunto una decina di nuove persone, giovani laureati multilingue (ci sono giovani di nazionalità greca, albanese, araba, polacca, ucraina; una persona conosce la lingua dei segni, oltre naturalmente alle lingue ‘classiche’ inglese, francese, spagnolo e tedesco). I neo assunti sono arrivati grazie al crescente fabbisogno di custodi per le aperture straordinarie notturne e per gli eventi come la Notte Bianca, e non si esclude che potranno aumentare.

Obiettivo del bando è stato poi quello di migliorare il controllo e la tutela dei locali e delle opere, gestire con maggior efficacia il rapporto con i visitatori migliorando la prima accoglienza per il pubblico e agevolare l’accesso al museo. Alla fine di maggio è poi entrato in funzione il nuovo servizio di casse informatizzate, che tra l’altro agevola il lavoro amministrativo e contabile della rendicontazione degli ingressi e degli incassi, e velocizza la vendita dei biglietti. Sarà anche possibile monitorare in tempo reale i flussi di visitatori, così da calibrare meglio le visite guidate. Da pochi giorni, inoltre, sono stati anche riorganizzati gli orari di apertura: tutti i musei sono ora aperti durante il fine settimana, in cui è maggiore l’affluenza dei turisti, e tutti sono anche aperti di lunedì, quando sono chiusi i musei statali. In particolare la Fondazione Salvatore Romano, che prima era aperta solo di domenica, adesso è aperta 18 ore a settimana, dal sabato al lunedì, mentre il Bardini, prima aperto dal sabato al lunedì dalle 11 alle 17, adesso sarà aperto anche il venerdì (stesso orario).

Tutti gli orari sono disponibili sul sito www.museicivicifiorentini.it

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