Musica/ARTICOLO

I Simian Ghost in concerto al Combo Leggerezza nordica a Firenze

Sabato 28 febbraio una delle band che meglio rappresenta il Pop scandinavo affronterà il pubblico fiorentino

/ Costanza Baldini
Lun 23 Febbraio, 2015

Arriva finalmente in Italia e per la precisione al Combo di Firenze la band svedese che ha fatto ballare tutta Europa con il loro pop-rock nordico. I Simian Ghost sono un progetto di Sebastian Arnström e hanno pubblicato nel 2014 il loro terzo album "The Veil".

Quasi quarant'anni dopo gli Abba sembra che il pop scandinavo goda ancora di ottima salute anche se le sonorità dei Simian si collocano più precisamente tra Belle and Sebastian e Slowdive. "The Veil" ha una freschezza di fondo che oscilla tra momenti più malinconici e altri decisamente più scanzonati, una poetica fragilità  rotta da pezzi più briosi e ritmati. Insomma pop avanti tutta!

La band per la prima volta viene a suonare in Italia, noi siamo andati ad intervistare il cantante Sebastian Arnström per sapere come si stanno preparando per affrontare il tour.

Ciao Sebastian! Vorrei chiederti per prima cosa perchè hai cominciato a suonare
Ciao! Ho iniziato a fare musica quando avevo circa 13 o 14. In quegli anni ascoltavo un sacco di metal e hardcore, come facevano la maggior parte dei miei amici. In quel momento quindi il mio incentivo a prendere una chitarra per la prima volta è stato probabilmente perche speravo di diventare “figo”.

Cosa ti piace di più della vita di musicista comporre, andare in tour...?
Da quando sono diventato un po’ più vecchio e ho preso più sul serio la musica e l'arte in generale, preferisco per lo più scrivere musica. Sono sempre stato un po’ timido negli incontri sociali, ma questa timidezza con il passare degli anni è un po’ diminuita e la performance è diventata sempre più divertente.

Ascoltando la tua musica ma anche quella di altri cantanti del Nord Europa come i King of Convenience noto questa grande leggerezza. Come mai secondo te?
Non lo so davvero, per le chitarre acustiche forse? No, seriamente, non so se sia un fattore culturale davvero. I Kings of Convenience vengono dalla Norvegia in realtà, ma siamo più o meno dello stesso paese. Credo che noi, come musicisti, abbiamo gusti simili. Non ho mai percepito il nostro sound come molto scandinavo, ma sono cose difficili da vedere quando si guarda dall’interno . Credo che sia in gran parte dovuto al fatto che noi facciamo tutto da soli, non siamo mai stati in uno studio di registrazione. Immagino che forse è per lo più una questione di gusto. Nei paesi in cui si ha accesso internet decente quel tipo di scene musicali legate geograficamente si dissolvono. Abbiamo tutta la musica del mondo di fronte a noi, quindi perché limitarsi?

E' passato più o meno un anno dall'uscita del tuo ultimo disco The Veil, sei in tour da diversi mesi. Come sta andando?
Sta andando abbastanza bene credo, si ottengono risultati migliori quando si sta in tour tutto il tempo, sia per quanto riguarda la musica che la vita. La musica è la cosa importante.

So che uno dei tuoi gruppi preferiti sono i The Beach Boys, quali gruppi contemporanei ti piacciono di più?
Hmm, questa è una domanda difficile. Mi piace un sacco di musica. Sono stato un sacco di tempo su Jessie Ware e James Blake, ma adesso è da un po’ che non ascolto qualcosa di nuovo. Mi piace moltissimo il nuovo disco di Panda Bear.

Sei già al lavoro per il nuovo disco?
Sì! Stiamo lavorando al nuovo disco proprio in questo momento. Sarà molto diverso. Penso che la gente sarà sorpresa, spero in senso positivo. Sarà un disco divertente. Non voglio dire troppo ahaha.

E’ la prima volta che vieni in Italia? Cosa ti aspetti?
No questa è la nostra prima volta in Italia, quindi sono davvero impaziente! Ho sempre desiderato visitare l'Italia, spero di avere un po' di tempo per passeggiare, provare il vostro cibo e così via. Amo la cucina italiana e mi auguro di poter provare i vostri piatti tipici!

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