Attualità /ARTICOLO
I testimoni: Marian Marzynski
Il regista di "Never forget to lie"

Marian Marzynski
E' nato in Polonia nel 1937 ed è sopravvissuto alla Shoah. Nel 1940, a soli tre anni, viene rinchiuso nel ghetto con i genitori e gli altri 400.000 ebrei di Varsavia. Per due anni questo piccolo nucleo familiare dovrà assistere impotente alla deportazione di tutti i parenti nei campi di sterminio. Poi, i genitori riescono a far uscire il piccolo Marian dal ghetto ed è così che, mentendo sulla propria identità, sfuggirà alla morte per altri tre anni fino alla fine della guerra, nascosto prima presso alcune famiglie, poi in un orfanotrofio gestito da religiosi cristiani dove diventa un fervente bambino cattolico. Cinque anni di infanzia sottratta.
Il padre muore ucciso in circostanze ignote qualche tempo dopo esser scappato da un trasporto che lo doveva deportare in un campo di sterminio. La madre riesce a fuggire dal ghetto, sopravvive e ritrova il figlio a guerra finita dopo anni di separazione. Marian Marzynski, diversamente da altri ebrei sopravvissuti, resta in Polonia dove lavora come giornalista e regista televisivo e, ancora giovane, come film maker di successo: è tra i pionieri del “cinema della verità”. Alla fine degli anni ’60 le politiche antisemite della Polonia di Gomulka lo costringono all’emigrazione, prima in Danimarca e poi, all’età di 35 anni, negli Stati Uniti.
Nel 1982 è vincitore del Guggenheim Fellowship e, nel 1986 e nel 1990, di due Emmy Awards (premi alla migliore programmazione televisiva) per i suoi documentari. Collabora come autore alle maggiori serie TV: The American Experience, NOVA e Frontline dell’emittente PBS (Public broadcasting service) che propone televisione di qualità dedicata ad educazione, arte e cultura. Alcuni dei suoi film come Return to Poland (1982) e Jewish Mother (1984), hanno come tema la Shoah. Il film Shtetl (1996), della durata di tre ore, una monografia visuale di un piccolo villaggio in Polonia dove per 300 anni, fino alla Shoah, ebrei e cristiani hanno vissuto insieme in pace, è stato il lavoro più importante della sua carriera. Nel 2005 ha prodotto per la PBS "Frontline", A Jew Among the Germans, la storia della costruzione, a Berlino, del grande memoriale sullo sterminio degli ebrei d’Europa. Ha prodotto documentari anche per CBS, Discovery Channel, National Geographic e ARTE.
NEVER FORGET TO LIE - NON DIMENTICARTI DI MENTIRE (2011)
In Never Forget to Lie, il più recente dei film autobiografici di Marzynski, molto apprezzato dalla critica, il regista torna a Varsavia nei luoghi desolati dell’ex ghetto, quei pochi palazzi ancora rimasti nelle condizioni di allora, e indaga per la prima volta sulla sua infanzia al tempo di guerra. Vengono alla luce anche le esperienze traumatiche di altri bambini sopravvissuti che, ormai anziani, lo accompagnano nel suo viaggio a ritroso nei luoghi della loro infanzia violata. Il fine del regista è quello di dividere con queste persone la sofferenza per tale infanzia e di scandagliare nella memoria di ciascuno, anche molto dolorosamente, per far emergere le angosce e i sentimenti sul ghetto, la Polonia, la Chiesa Cattolica e le ramificazioni complesse di identità costruite in circostanze dove la sopravvivenza iniziava con l’indicazione “Non dimenticarti di mentire”.
Il film, che sarà mostrato per la prima volta, sottotitolato, ad un pubblico italiano al Cinema Kijow di Cracovia durante i giorni di permanenza in Polonia dei partecipanti al “Treno della Memoria” promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con la Fondazione Museo della Deportazione di Prato, sarà trasmesso alla televisione americana su PBS FRONTLINE il 30 Aprile del 2013.