Salute/ARTICOLO

Ictus, pochi minuti per una vita Al via la campagna regionale

Manifesti, locandine, brochure per comunicare quali sono i primi sintomi dell'ictus e per dare indicazioni su come comportarsi: consapevolezza e conoscenza possono salvare la vita

/ Redazione
Lun 27 Ottobre, 2014
Ictus

L'immagine di un cronometro e  - al suo interno - un cervello che si deteriora col passare dei minuti. Nella lotta all'ictus, il fattore tempo è determinante. Per questo la Regione Toscana, per la campagna di comunicazione sull'ictus realizzata in collaborazione con ALICE, l'Associazione per la lotta all'ictus cerebrale, ha scelto di puntare sul tempo, sia per l'immagine - quella, appunto, del cronometro - che per il messaggio, che dice "Ictus, pochi minuti valgono una vita".
L'invito è quello a riconoscere subito i sintomi e chiamare immediatamente il 118. Come riconoscere i sintomi? Lo spiegano in maniera efficace le piccole icone che compaiono su manifesti, locandine, brochure: bocca storta, braccio debole, difficoltà a parlare, difficoltà nella vista.

L'immagine del cronometro e le iconcine con i sintomi da tenere d'occhio compaiono su dépliant informativi distribuiti nelle strutture sanitarie e in altri luoghi ad alta frequentazione; su manifesti affissi in luoghi di grande visibilità; sulle fiancate dei bus; su promo informativi on line. E sul sito della Regione Toscana all'indirizzo www.regione.toscana.it/ictus.

 "La strategia della Regione Toscana per la lotta all'ictus - dice l'assessore Luigi Marroni - prevede un'azione sinergica tra la campagna informativa e il modello organizzativo clinico-assistenziale di presa in carico del paziente. La Rete Ictus che stiamo istituendo in Toscana ha l'obiettivo di ridurre, fino ad annullarlo, il ritardo evitabile di presa in carico e trattamento del paziente dopo l'evento acuto".

Diffondere conoscenza sull'ictus è di primaria importanza per ridurre i costi personali e sociali di questa malattia. Prevenzione per ridurre l'incidenza dell'ictus, riconoscimento dei sintomi, attivazione del 118, insieme all'utilizzazione dei percorsi di cura più appropriati, secondo quanto suggerito dall'evidenza scientifica, sono misure che potrebbero portare in Toscana a un risparmio quantificabile in 30 milioni di euro, e soprattuttto avrebbero una ricaduta positiva sui costi e sulla sofferenza fisica e psicologica dei malati e delle loro famiglie.

 In Italia, i casi di ictus sono circa 200.000 l'anno, e le morti attribuibili alle malattie cerebrovascolari sono 69.000 ogni anno.  In Toscana, i casi sono circa 10.000 l'anno. Nei paesi industrializzati la spesa diretta per l'ictus equivale allo 0,27% del Pil. Considerando che il Pil della Toscana è di circa 104 miliardi di euro, la spesa a carico del Servizio sanitario nazionale per l'ictus ammonta a circa 280 milioni di euro l'anno. Nella nostra regione l'ictus è responsabile dell'1,8% di tutti i ricoveri ospedalieri e del 2,7% di tutte le giornate di degenza.