Dopo la proiezione lo scorso 25 novembre de Il bell'Antonio di Mauro Bolognini, film cult del 1960, Firenze è ancora protagonista della storia del cinema, con la rassegna Il Cinema Ritrovato, in programma dal 30 novembre al 3 dicembre a La Compagnia, manifestazione che arriva da Bologna, dove la nota Cineteca opera da oltre trent'anni per il restauro delle pellicole realizzate dalla fine dell'800 ai giorni nostri, in collaborazione con il laboratorio L'immagine ritrovata.
Ad aprire Il Cinema Ritrovato a Firenze, giovedì 30 (ore 16.30) sarà un film raro: Soleil Ô, di Med Hondo, del 1970. Si tratta della visione dell'Occidente di un Africano che, giunto a Parigi per migliorare la propria condizione di vita, si trova di fronte ad un muro di esclusione e razzismo. Unitosi ad altri Africani, l'uomo decide di fondare una piccola compagnia teatrale e di realizzare un film, ovviamente senza un centesimo di produzione. Ciò che il film realizza, ha dichiarato il regista Med Hondo in un'intervista a Jeune Cinéma del giugno 1970, è “mostrare che più l’Occidente
tenderà economicamente a espandersi, più avrà bisogno di manodopera nera. E così l’Africa resterà un continente sempre più sottosviluppato: dire il contrario è dire il falso […]”.
Il programma prosegue con i grandi film da vedere e rivedere, da Il Laureato di Mike Nichols, sempre nella giornata d'apertura a La donna scimmia, di Marco Ferreri, a vent'anni dalla sua scomparsa; dal western cult Johnny Guitar, di Nicholas Ray al noir selvaggio di Sam Peckinpah, Voglio la testa di Garcia; dal capolavoro di Howard Hawks, Scarface, nella versione originale del 1931, film che ha segnato la strada dei gangster movies, a Effetto notte, di François Truffaut, senza dimenticare l'horror de L'uccello dalla piume di cristallo, di Dario Argento, il caper movie Giungla d’asfalto, di John Huston e la parodia dell'alienazione dell'uomo in rapporto alla macchina di Tempi Moderni, di Charlie Chaplin.
In programma anche un documentario su uno dei più grandi attori di Hollywood, Becoming Cary Grant, di Mark Kidel.
A precedere la visione dei film, sarà una selezione di corti degli anni '10 del secolo scorso, provenienti da vari paesi e colorati a mano con la tecnica del Kinemacolor, anche questi delle rarità per veri cinefili.
Si tratta di una tecnica ideata nel 1908 da Charles Urban, un americano espatriato in Europa, che insieme all’inventore Edward Turner, brevetta il Kinemacolor, vale a dire il primo tentativo di ‘coloritura’ delle pellicole. La selezione dei corti all'interno della rassegna Il Cinema Ritrovato, recuperati dal laboratorio L’immagine ritrovata, è curata dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, come omaggio a uno dei più grandi direttori della fotografia, Carlo Di Palma, di cui l'istituzione da lui diretta ha restaurato Blow-up. di Michelangelo Antonioni. Info www.cinemalacompagnia.it