Saranno i raffinati lettori del Circolo letterario Gianni Conti di via Cesare Battisti 24 a Sesto Fiorentino (Firenze) a fare pelo e contropelo alla raccolta di racconti di Daniele Pugliese intitolata Sempre più verso occidente, pubblicata dalla casa editrice Baskerville di Bologna nella collana blu che annovera in catalogo autori quali Pier Vittorio Tondelli, Fernando Pessoa, Georges Perec, Orson Welles.
L'incontro si svolge alle 21.45 ed è aperto al pubblico. Fondato nel 1995 da Gianni Conti, docente di lettere e autore di romanzi e saggi di storia sull'antifascismo, la Resistenza e la Costituzione Italiana, il Circolo è un Club di amanti delle lettere, giovani e non più giovani, che periodicamente si riuniscono per leggere, commentare, criticare, giudicare libri vecchi e nuovi, purchè democraticamente scelti.
Il Circolo letterario Gianni Conti ha deciso di dedicare lincontro di giovedì prossimo al libro di Pugliese che - come è stato scritto nel sito de "Il Sole 24 Ore", Un pizzico di Italo Calvino e delle sue descrizioni minuziose, scientifiche e graffianti. Una spruzzata di Joseph Konrad, del suo gusto per l'esotico e per la crudezza dei fatti. E, in aggiunta, un po' di quel gusto per l'assurdo razionale e per i paradossi senza risposta tipico di Dino Buzzati. E ancora: una lettura piacevole e al tempo stesso dura. Perchè descrivere il dolore e la morte, piuttosto che l'amicizia e l'amore (lecito e illecito che sia), è una na penna disincantata e per questo lucida, talvolta alla ricerca dell'assurdo e spesso condizionata dal pessimismo.
"Sempre più verso Occidente e altri racconti": il libro. E' l'esordio narrativo di Daniele Pugliese, giornalista da più di 30 anni, già vicedirettore de "L'Unità", oggi direttore dell'Agenzia di informazione della giunta regionale Toscana Notizie. Dieci racconti per un libro intriso di dolore, dove la morte, l'amicizia, l'amore illecito vengono narrati da uno sguardo indagatore disincantato, lucido, logico, che cerca lassurdo, il refuso stratosferico. Non a caso lispirazione nasce da un racconto di Levi a cui il titolo esplicitamente si richiama, Verso Occidente, dove si scopre limpossibilità di una soluzione al vuoto esistenziale.
Se il racconto di Levi era di un pessimismo cosmico, quello di Pugliese è di un pessimismo sconcertante: al suicidio collettivo dei lemming e di una tribù di indigeni dell'Amazzonia si aggiunge ora un'altra tragedia, rivelata nelle ultime righe. Nelle dieci storie del libro di Pugliese situazioni diverse, mai fini a se stesse, estranee ad ogni compiacimento. Domande pesanti, crudezza della vita, inquietudini e abbandoni, esperienze filtrate attraverso una sensibilità complicata che a ben vedere può essere di tutti noi.
Un libro che è un po' come un viaggio, dove non mancano richiami e tributi a grandi autori: Borges, Calvino, i russi dell'Ottocento, i tedeschi della grande crisi europea, fino a Kafka e a Conrad. Ƞun libro che fa pensare, e che soddisfa il piacere di leggere. L'autore predilige una scrittura forse daltri tempi, solida, scorrevole, a tratti volutamente puntigliosa.
"Sempre più verso Occidente e altri racconti" è pubblicato nella collana blu della casa editrice Baskerville di Bologna, che annovera in catalogo autori quali Pier Vittorio Tondelli, Fernando Pessoa, Georges Perec ed è acquistabile in libreria oppure online.
Cultura/ARTICOLO
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‘Verso Occidente’ di Daniele Pugliese