Il Codice Rosa diventa operativo in tutto il territorio toscano. Lo ha deciso stamani la giunta regionale con una delibera che estende il progetto alle aziende 1 di Massa e Carrara, 3 di Pistoia, 7 di Siena, 10 di Firenze, e alle aziende ospedaliero universitarie pisana e senese.
Il progetto Codice Rosa permette la sinergia di più competenze. Medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, magistratura, forze dell'ordine, associazioni e centri antiviolenza lavorano insieme nel far emergere gli episodi di violenza, soccorrere le vittime e perseguire i responsabili. Nato nel 2010 nella Asl di Grosseto, il Codice Rosa ha assunto una valenza regionale a partire dal gennaio 2012 quando Regione Toscana e Procura della Repubblica hanno firmato un protocollo che coinvolge 5 aziende. Dal gennaio 2013 altre 5 aziende sono entrate nel progetto. Con l'estensione del progetto alle rimanenti 6 aziende, ora il Codice Rosa è operativo in tutte le aziende della Toscana.
Fino ad ora la Regione ha investito nel progetto poco meno di 600mila euro. Una somma che è servita ad allestire la "stanza rosa" nei pronto soccorso con le spese aggiuntive per il personale (reperibilità/straordinari) e l'organizzazione delle iniziative formative rivolte al personale e l'informazione ai cittadini.
"I dati di attività dimostrano come il progetto regionale del Codice Rosa - dice l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - contribuisca all'emersione del fenomeno dei maltrattamenti e abusi commessi nei confronti delle fasce deboli della popolazione: donne, ma anche bambini, anziani, omosessuali, extracomunitari. Nel 2012, nelle 5 aziende in cui il Codice Rosa era presente, sono stati registrati 1.455 casi di violenza, mentre nel 2013, con 10 aziende, sono stati accertati 2.998 casi”.