Cultura/ARTICOLO

Il futuro della memoria: i diari che raccontano l'Unità d'Italia

Dal 9 all'11 settembre la XXVII edizione del Premio Pieve

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Diari
Dal 9 all'11 settembre l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano (AR) apre le porte alla XXVII edizione del Premio Pieve, "Il futuro della memoria dal Risorgimento al web".

Sono oltre seimila le storie
conservate negli scaffali dell’Archivio di Pieve Santo Stefano, un patrimonio di storia patria raccontata dagli italiani, ognuno usando linguaggio, stile, intenzioni diverse, ognuno raccontando la sua storia.

In un anno così significativo e celebrato, il 150° dell’Unità d’Italia, l’Archivio di Pieve segna una tappa importante del suo sviluppo con il progetto Impronte digitali, al quale è dedicata la tavola rotonda di sabato 10 settembre, e che si prefigge l’ambizioso traguardo della digitalizzazione di tutto il patrimonio di Pieve e prende finalmente forma grazie all’intervento di Fondazione Telecom Italia. L'idea è quella di rivolgersi alle nuove tecnologie per amplificare le voci raccolte a Pieve e diffonderle in tutto il mondo, dando così un futuro a tutte le pagine di memoria chiuse negli scaffali dell’Archivio.

L’ospite d’onore di questa “storica” edizione, al quale verrà assegnato il Premio Città del diario, è Sergio Zavoli, personalità di spicco del giornalismo italiano che ha contribuito a raccontare spaccati importanti della storia del nostro paese, attraverso memorabili trasmissioni come "Processo alla tappa", "Nascita di una dittatura" o "La notte della repubblica".

Molte le novità editoriali che escono per il Premio Pieve: quattro vanno ad arricchire la collana Storie italiane (Il Mulino) e aprono squarci sulla storia d’Italia dal 1788 al 2003, parlando di Unità d'Italia, memorie della lira, boom economico e Seconda guerra mondiale con al centro la vicenda raccontata nel diario di Magda Ceccarelli De Grada, vincitrice della passata edizione. La terza uscita della collana Autografie (Forum) è il diario femminile di un viaggio in Cina di fine Ottocento, mentre l'uscita di Terre di mezzo è il racconto d’impegno sociale ambientato nel cortile di una periferia milanese; e infine la rivista Primapersona, che nel suo numero 24 non si sottrae alle celebrazioni per il 150°.

Anche l'esposizione dei manoscritti di questa edizione si collega al periodo risorgimentale e una mostra di pittura, espressione della sensibilità di trenta giovani artiste, (un progetto di Cluster società cooperativa) dà risalto alle figure femminili che compongono "L’altra metà dell’Unità".

L'appuntamento del 9 settembre con la proiezione del documentario dal titolo "Fate la storia senza di me" di Mirko Capozzoli tratto dal diario conservato a Pieve, scritto da Albertino Bonvicini, è dedicato al Biografilm Festival, con cui l'Archivio di Pieve ha iniziato una collaborazione. All’edizione 2011 del Biografilm Festival, infatti, Saverio Tutino ha ricevuto il premio Lancia Celebration of Lives “per aver costruito un monumento alla vita e al racconto autobiografico unico nel suo genere”.

Dopo i successi ottenuti in varie città italiane approda, il 10 settembre al Teatro comunale, lo spettacolo teatrale "Il paese dei diari" di Mario Perrotta, tratto dal suo omonimo romanzo (Terre di mezzo), che narra in forma romanzata la storia dell’Archivio di Pieve.

Solo alcuni dei tanti eventi di questa edizione nella quale, come sempre, avrà spazio e voce, la storia, fatta di tante singole, affascinanti, storie di persone.

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