Cultura/ARTICOLO

Il libro 'In mezzo alle margherite' La danza dei diversamenti abili

Presentato al Teatro Niccolini di San Casciano, il volume è un viaggio lungo 12 anni del laboratorio messo su dalla Compagnia Xe

/ Samuele Bartolini
Mar 10 Dicembre, 2013
libro
Li chiamano diversamente abili. O persone con handicap. Come me, come tutti. Tutti abbiamo un handicap fisico, psichico, un impedimento, una paura, una difficoltà, un'incapacità. Una sofferenza, qualcosa fuori norma. Quindi siamo tutti handicappati da un lato e meravigliosamente abili dall'altro”. Il senso del libro 'In mezzo alle margherite' si racchiude forse in queste belle parole di Julie Ann Anzilotti.

Presentato al Teatro Niccolini di San Casciano, il volume intende fermare in una sorta di fotografia un viaggio lungo 12 anni della Compagnia Xe nel laboratorio di teatro danza con i diversamente abili. Anzilotti, coreografa e direttrice della Compagnia, ha detto: “Il libro - ricco di poesie, racconti, disegni e fotografie - è il frutto di un anno di lavoro. Gli spettacoli che facciamo sono come un lampo. Nascono e finiscono sul palco. Così invece facciamo vedere cosa c'è dietro la preparazione di uno spettacolo con ragazzi che hanno abilità differenti”.

Ed è il linguaggio della danza ad animare i figuranti sul palcoscenico. Lo si vede dalle fotografie. E' il movimento terapia a fare da motore di integrazione e partecipazione alla vita sociale dei ragazzi diversamente abili. L'esperienza della Compagnia Xe ne è testimonianza. Marinella Guatterini, critico di danza e docente alla Civica Scuola di Arte Drammatica Paolo Grassi, ha detto: “La danza è di ognuno di noi, 'normali' e 'non'. Suscitare lo stato di danza permette di sentirsi immersi in una dimensione altra. Un po' come Billy Elliot che diceva: quando danzo sento elettricità”.

La Regione Toscana e il Comune di San Casciano sostengono da anni questo progetto. Il libro 'In mezzo alle margherite' è il coronamento di un cammino fatto insieme alle famiglie, ai coreografi e agli operatori per fermare nero su bianco ciò che resta.