Dal restauro delle mura urbane nuove luci sul Medioevo di Massa Marittima. L'antica "civitas" riprende forma grazie ai lavori di restauro di un tratto delle mura urbane, i cui risultati sono stati presentati dal Comune maremmano. In occasione dell'apertura del punto panoramico creato come porta di accesso tra la base delle mura ed il centro storico, creato abbattendo un muro posticcio alzato dopo la seconda guerra mondiale per richiudere un passaggio creato precedentemente e per garantire, tra l'altro, una via di fuga in caso di bombardamenti.
"Qui sono state ritrovate quattro abitazioni medievali, con ceramiche, monete e tessiture murarie di diversi periodi storici - ha spiegato il coordinatore dell'attività di ricerca archeologica del sito, Alessandro Ficherache - Un enorme potenziale archeologico, fino ad oggi nascosto, ha suscitato la sorpresa degli archeologi che hanno iniziato nel luglio del 2014 i lavori di scavo di una trincea funzionale al passaggio dell’impianto di drenaggio delle acque. Sul fondo della trincea venivano alla luce tracce di un passato letteralmente sepolto in quello che da sempre era rimasto uno spazio verde interno alle mura, posto ai margini occidentali del quartiere di Cittavecchia. I resti archeologici raccontavano l’esistenza di un vero e proprio quartiere di case risalente al pieno Medioevo, quando Massa era il centro nevralgico delle Colline Metallifere".
Il territorio delle Colline Metallifere è oggetto degli scavi commissionati dal Dipartimento di Archeologia dell’Università degli Studi di Siena, indispensabile per attribuire un corretto spessore storico a un centro, quello di Massa Marittima, che nel corso del Medioevo poteva tranquillamente ambire al ruolo di capitale della Maremma.
In questo senso il progetto di valorizzazione delle mura, realizzato grazie a un finanziamento regionale, si è rivelato un’occasione unica che permetterà di ricostruire archeologicamente uno spaccato di vita a cavallo fra il XIII ed il XIV secolo caratterizzato da reperti di notevole importanza connessi alla vita quotidiana degli abitanti del quartiere scavato.
Gli archeologi di Coopera, già impegnati nello scavo di alcuni sondaggi all’interno della splendida cattedrale di San Cerbone, sono stati coinvolti come specialisti nello studio di architetture di epoca medievale anche nel rilievo di alcune parti delle mura interessate dal restauro. Nei prossimi mesi i reperti e i rilievi saranno rielaborati per ripercorrere la storia della città di Massa Marittima.
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